31.12.09

Ultimo giorno del 2009.
Comincia un altro decennio, come mille mila aspettative.

L'Orsa é in partenza, Vi augura un anno positivo e pieno di luce!

6.12.09

a tutti i miei amici

L'amicizia è una cosa strana. Innanzi tutto è elettiva: ci si trova, ci si annusa, ci si sceglie.
Da bambini forse è più semplice, perchè le "pretese" sono ben poche. Da adulti diventa più complicato: è difficile che qualcuno ti accetti interamente per quello che sei, ma forse è ancora più difficile fidarsi interamente, mettere in mano la tua vita a un altro che non riceve niente in cambio, neppure l'amore, il sesso o la vita di convivenza insieme, il matrimonio.

Per me l'amico è quel qualcuno che ti guarda con gli occhi di chi non ti giudica davvero, anche se le sue considerazioni le fa appieno, perchè servono anche quelle dopotutto.

E' quel qualcuno che sta seduto accanto a te ad elencarti i mille motivi per rialzarti dopo una caduta, ma che ti lascia i tuoi tempi, i tuoi spazi, le tue volontà. Ed è anche quello che si incazza se i tuoi tempi diventano biblici solo per la paura del dolore che un qualsiasi movimento possa causare.
Gli amici sono qualcosa di inaspettato infondo, non trovi? Hanno la presunzione di conoscerti, anche se magari non sei mai stato sincero allo stesso modo con ognuno di loro...Ma l'amicizia è anche presunzione, di avere di sapere di possedere. E questo è anche ciò che logora anche le migliori amicizie.
A volte si trova un amico eterno: qualcuno con cui si fonde l'anima e con il quale, nonostante la vita crei percorsi diversi, si ha un'affinità tale da dare la certezza che nella sua casa ci sarà sempre un posto riservato con il proprio nome.
A volte si è amici di qualcuno con cui non si parla poi molto, ma quando si parla bhe... il vuoto delle assenze è riempito da concetti detti senza supponenza, ma detti solo per affetto. Di questi amici ci si aspetta di essere giudicati, e invece spesso sono quelli che ti danno di più.
A volte ci si fa amico qualcuno che non conosce niente di noi, magari un amico virtuale che a poco a poco acquista una consistenza, un viso e una voce e forse non c'è un amico scelto davvero più di questo.
Eppoi... poi... come dice Jovanotti, "Mi fido di te... cosa sei disposto a perdere?"
L'amicizia non è sempre pulita e che non tradisce mai. Anzi... L'amicizia a volte finisce. E ci si sente come un albero a cui viene reciso un ramo da cui non crescerà più niente. E sale l'odio, causato dall'impotenza di una decisione a senso unico e magari che non si capisce appieno.
A volte infine, ci sono persone che non vogliono proprio essere tuo amico, o che lo sono di comodo; ma di quelli non vale neppure la pena parlare.
Sai, sono giunta alla conclusione che l'amicizia è davvero un groviglio di sentimenti più intricato di un gomitolo lasciato tra le zampe di un gatto.
Ma nonostante i difetti e i problemi, non riesco a non pensare che è bello
tremendamente bello
che sia così.

4.12.09

Avevo scritto delle righe piene di nero.
Taaaaaanto nero.

Riassumendo, e per farla breve e coincisa:
non avete idea del fortissimo desiderio che mi ritrovo ogni giorno nell'ultimo mese di stare bene davvero, di spaccare il mondo, di ridere, di essere serena.

E soprattutto,

voglio che questo desiderio si realizzi al più presto.

18.11.09

Calcoli

All'Orsa in questo periodo proprio non va.

E' tornata la febbre, anche se forse come semplice campanello d'allarme di altro che mi sta accadendo dentro. Domani forse ne sapremo di più.

Questa notte l'ho passata quasi interamente in bianco, e meno male che l'Orso riesce a dormire non appena tocca il cuscino, se no saremmo stati in due.

Mi sono venuti duemila incipit per dei post stupendi, ma alla fine non ne ho segnato nessuno e ho continuato a rigirarmi nel letto sbuffando (caldo-freddo-tiepido) e lamentandomi.

Continuo a lamentarmi.

Sono un'Orsa stropicciata e arruffata che non trova pace.

5.11.09

ricordi (ecco, quella che vedete laggiù è Haifa)

Qualcuno alla radio ha parlato di Haifa.
E in me è scattato il ricordo della sua vista dall’alto, delle spiagge di Cesarea e dell’acqua densa di quel mare: un mare burrascoso, pieno di potenza, con onde importanti… ma caldo, denso e salino come della gelatina che sta per solidificarsi… una consistenza inaspettata, che ti ingloba insieme al denso dell’aria, al caldo e all’umidità.

Una sensazione strana, che vorrei riprovare ancora.

Ecco, quando a tai chi ci chiedono di immaginare di essere immersi nell’acqua, io non riesco a immaginare una fonte pura che offre poco resistenza: io immagino di essere immersa in quella enorme pozza inquietante.

E rivedo Haifa.

mancanza di tempo

Sono state settimane complicate.

Ho preso un febbrone da cavallo che mi ha inchiodata a letto per due settimane (no non è stata la tragica influenza che c’è in giro. A me ha preso stomaco e intestino facendomi perdere 2 kg in 3 giorni, costringendomi a due antibiotici, ma lasciandomi i polmoni liberissimi) e tutt’ora non sono completamente in forma.

Convivo con mille domande sul mio futuro lavorativo, che per ora si sono un po’ sgonfiate, dato che sono esplose con un boato e un po’ di lacrime in faccia al mio Orso-del-cuore.

Non riesco a fare tutto quello che vorrei.
Non riesco ad essere tutto quello che vorrei.
Non riesco a mangiare tutto quello che vorrei.
E, cosa peggiore di tutte,
non riesco a dare l’attenzione che vorrei a chi vorrei.

Sogno delle meringhe fatte in casa.
Sogno un Natale ancora più bello di quello dello scorso anno.
Sogno silenzi da condividere mano nella mano guardando il mare.
E, cosa più bella di tutte,
sogno di passare un intero giorno con il mio Orso a ridere e stare sereni.

Spolvero i miei sogni, riordino le mie volontà e torno ad immergermi nel denso della mia vita.

1.11.09

Ciao Alda

"I fogli bianchi sono la dismisura dell'anima
e io su questo sapore agrodolce vorrò un giorno morire
perchè il foglio bianco è violento
violento come una bandiera, una voragine di fuoco
e così io mi compongo, lettera su lettera all'infinito
affinchè uno mi legga, ma nessuno impari nulla
perchè la vita è un sorso
è sorso di vita...i fogli bianchi dismisura dell'anima"

22.10.09

Prima nevicata della stagione sulle mie montagne, in anticipo di un po di giorni rispetto all'anno scorso.

Anche se ancora in devasto causa febbrone, questo andava documentato!

13.10.09

acqua e acciaio

E' da circa sette anni che mi comporto in un certo modo, per via di una canzone che mi ha segnato l'esistenza; la canzone è "Heart of Steel" dei Manowar e potete sentirla qui.

"Stand and fight
Live by your heart
Always one more try
Im not afraid to die
Stand and fight
Say what you feel
Born with a heart of steel

Those who laugh and crowd the path
And cut each others throats
Will fall like melting snow
Theyll watch us rise with fire in our eyes
Theyll bow their heads
Their hearts will hang low
Then well laugh and they will kneel
And know this heart of steel was
Too hard to break
Too hard to hold"

Non prendetela per la violenza, ma per quello che vuol dire: la capacità di rialzarsi e continuare nonostante i colpi, nonostante il male.

E' troppo lungo da spiegare il perchè e il per come, ma sappiate che sette anni fa l'idea di avere un cuore d'Acciaio, è stata quella che mi ha fatto continuare, anche se ha inegabilmente cambiato in modo radicale il mio carattere, portandomi ad essere quella che conoscete, l'Orsa coccolosa, ma pur sempre Orsa con quella parte che la maggior parte di voi della rete non conoscete: l'Orsa Nera.

Questa sera terza lezione di tai chi: comincio ad avere un pò paura di quanto questa corso mi cambierà:

"Se ricevete un colpo, che può anche non essere fisicamente un pugno, ma una parola sbagliata, una rogna sul lavoro, una litigata con un amico... voi reagite rigidi come l'acciaio o fate come l'acqua?"
Ho avuto l'urgenza di segnarmelo per ricordarlo più avanti.
...L'essere acciaio fuso è il prossimo passo?

5.10.09

win for life

Parlavo con l'Elfo del nuovo giocone "Win for life": potrei vincere anche io visto che alle lotterie non azzecco mai un numero che sia uno!

Allora la mente comincia a correre e si fa strada quello che è diventato il mio sogno - ricorrente - praticamente irrealizzabile:

...Una piccola taverna dell'Orsa dove accogliere e ristorare l'animo e il corpo.

...Un luogo che di giorno è un'enoteca giusta e una gastronomia sopraffina, con affettati e prodotti tipici particolari, dall'olio, al sale, ai dolci...e che di sera si trasforma per pochi intimi, al massimo 30 persone solo su prenotazione, in un luogo dove far sentire ospite desiderato chi viene a cena...

...E poi corsi, per imparare ad amare il vino e il cibo, di quell'amore giusto dettato dalla voglia di conoscere davvero gli abbinamenti e non solo di saziarsene senza capirli a fondo...

...Orso e Orsa come cuochi, osti, camerieri, amici.

Sogni ad occhi aperti insomma... Ma in questo periodo della mia vita, è l'unica cosa per cui abbandonerei davvero tutto, saltando nel vuoto, sempre ammesso di avere Orso al mio fianco...

26.9.09

10.000 - un buon non compleannooo a meeee

Oggi compio 10.000 giorni!
Un tempo lontano, per gioco, ci si era messi a calcolare quando sarebbero scoccati e me l'ero persino segnato sull'agenda del telefono.

E' una sensazione strana, che mi fa sentire più vecchia dei miei 27 anni 10 mesi e 16 giorni.

Se vi và, brindate alla mia!

Prosit!

25.9.09

Cara Sara,
ti rispondo con un post, che scrivere un commento sarebbe stato troppo lungo.
Noi su un pò più a nord, di anni ne avevamo 13 quando ci hanno detto "bene, siete educatori". E non avevamo neanche il tuo odiato prete da insultare, ma solo noi stessi.

Al momento non capivamo niente. Si è cercato di imitare quelli che ricordavamo prima di noi, ma che allo stesso tempo non capivamo, dato che ci avevano abbandonati al nostro destino. E ti trovavi a dover insegnare dei valori a bambine più piccole prima(che agli inizi l'oratorio era ancora diviso), e maschi e femmine poi, valori che non avevi ancora compreso tu.

Anni dopo, verso i 21 anni, vedendo alcuni di quei ragazzini che si facevano di cocaina e pastiglie e si erano bruciati il cervello, ho passato settimane a dirmi che "avrei potuto fare di più" e che avrei potuto farlo diversamente.

Dicevamo ai bambini che era bello andare a trovare gli altri oratori, ma eravamo noi i primi a non volerci andare perchè eravamo i primi a venire respinti.

E' stato verso i 18 anni che io me ne sono fregata del campanilismo e ho cominciato a spaziare. E allora, oltre a beccarmi gli "insulti" di quelli degli altri oratori che pensavano "rubassi" amicizie e lavoro (ricordi?), mi beccavo anche quelli del mio di oratorio, perchè dicevano che prima di aiutare fuori avrei dovuto aiutare in casa.

Poi ho scoperto l'oratorio di Orso. Il giorno della presentazione dei ragazzi che sarebbero andati alla redditio symboli. In oratorio, mille mila persone. Educatori, animatori, genitori, preti, con una scala gerarchica dove il prete era solo l'ultimo anello e non indispensabile. Mi è venuto da piangere e non è un modo di dire; ho pianto e singhiozzato in mezzo a quella gente perchè sapevo che da noi una cosa del genere non sarebbe mai stata possibile, perchè i genitori in primis vedevano l'oratorio solo come un posto dove scaricare i figli, mentre lì da Orso era un posto di aggregazione anche per loro.

E in quel momento mi sono sentita completamente inutile, come se nella mia vita non avessi fatto niente di veramente buono, tranne i vocazionali iniziati da poco. Così mi sono ritrovata a credere a pieno in questo progetto: 5 anni di catechesi interparrocchiale prima, interdecanale poi, interzonale infine, a bambine che volevano ascoltare e a cui sono certa di avere lasciato qualcosa anche un pò da secessionista che guarda oltre le proprie mura.

E sempre questo mi ha fatto "allevare" 3 fanciulline che volevano creare un corso di chitarra all'oratorio ma avevano bisogno di un referente: e non sono stata solo un nome.

Quell'organizzazione gerarchica di cui un pò parli anche tu, e che ci vuole per forza, in alcuni ambienti c'è, ma è tremendamente difficile da organizzare da zero nelle nostre zone, anche se si sta cercando di fare così, anche se con un pò di errori normali.

Per quanto riguarda gli scout, la penso in fondo come per quelli di CL, ma anche per quelli di AC e anche per quelli che non si mettono sotto nessuna bandiera ma fanno gruppo: l'estremismo, la chiusura/campanilismo e l'invidia sono tra le peggiori cose che ci sono al mondo. Per fortuna esistono ovunque persone che non sono così e ne ho buoni amici.

Sempre pronta a ricredermi conoscendo davvero le persone e non basandomi solo sul sentito dire, ti abbraccio.

18.9.09

varie

E' dall'inizio di settembre che non riesco a scrivere. Mi sembra che tutto quello che potrei dire sia inutile o sia già stato detto, magari proprio da me.

Anche il 4° Blog compleanno della taverna è passato in silenzio, quel silenzio un pò meditativo e un pò silenzio-e-basta che accompagna le mie giornate.

C'è che l'Orsa ha tante domande e poche risposte sulla sua vita, sul suo futuro. C'è che l'Orsa è meno forte di quello che sembra, o forse è proprio nella sua fragilità che risiede la forza per rialzarsi anche quando è in cocci.

No, non sono in cocci.

Sto solo facendo le pulizie d'autunno dentro l'anima e non è semplice spostare tutto e poi riordinarlo diversamente da prima perchè sono cambiate le priorità, la vita, gli amici; c'è che ci sono persone che vorrei aiutare e non so come farlo se non cercando di stare loro vicino. Persone che non vogliono essere aiutate e costruiscono muri invalicabili. Persone che fingono di non aver bisogno di aiuto. Poi ci sono io, che mischio un pò tutte e tre le situazioni a seconda di chi mi trovo davanti.

Ci sono io, l'Orsa, che si lascia possedere per intere giornate e a volte notti, da canzoni che hanno su di lei lo stesso effetto che hanno le onde sugli scogli: levigante/creatore e erosivo/distruttivo.

Prendetemi così, è un periodo che sono acqua di ghiacciaio.













29.8.09

summer holidays 2009

E' inutile.

Non ve lo so descrivere il sapore di una pesca matura.
Non vi so descrivere il volto della nostra vicina di ombrellone mentre la prendeva con delicatezza, la accarezzava, la annusava per poi mangiarla con gusto, non lo so fare.
Ma sono più che certa che quella pesca aveva sicuramente un sapore zuccherino e una polpa morbida e allo stesso tempo croccante e le mie papille gustative hanno esultato in preda all'estasi che il cervello ha saputo trasmettergli.

La mia vacanza è stata alla riscoperta dei sapori.

Mi sono trovata quasi a piangere di gioia nel dire "ho un universo di sapori nella bocca".

Il gusto di un semplice insaccato con il giusto bicchiere di vino, la scoperta del pesce e delle mille ricette che lo accompagnano, il sapore di una pasta cotta al dente in una piccola spaghetteria o di un filetto alto due dita, dalla cottura perfetta.

Il gusto di rivedere un ghiacciaio, di stare in ammollo nell'acqua salata, il piacere di sciogliersi delle tensioni e di tutto quello che quotidianamente mi accompagna.

Il gusto di mangiare e bere bene e ridere e piangere e vivere.
Anche se in misura ridotta rispetto alle mille avventure che potete aver fatto tutti.
Tornare a vivere accorgendosi di farlo.

E, perchè no, lo scoprire di aver preso solamente 400 gr, facilmente eliminabili.

Non vi so dare la precisa percezione di tutte queste cose.
Sappiate però che sono state bellissime.











10.8.09

on holidaysss

La taverna chiude per ferie!
Finito di stirare la montangna di maglie che mi aspettano comodamente sdraiate sul divano del soggiorno, preparerò una valigia sicuramente troppo carica pronta bene o male a partire per il maaaareeee!

Ci si risente verso fine di agosto!

Un abbraccio a tutti.

5.8.09

Ho sonno, ma ci sono.
L'ennesima esperienza ospedaliera mi devasta, mi svuota, ma riesco ancora a reggermi.
La cosa pesante è che quando arriva sera non riesco a bloccare l'inquietudine.

Non riesco a non soppesare ogni parola pronunciata, ogni smorfia, ogni sguardo; non riesco a non pensare se ho fatto davvero tutto quello che potevo fare, detto tutto quello che potevo dire, dato tutto l'amore che potevo dare.
Alla sera, vinta dalla stanchezza della giornata, sono unicamente capace di restare in silenzio.

31.7.09

In una scatola, colorata e con un bel fiocco dorato, tengo la mia maschera da pagliaccio.

Quella che tiro fuori in tutte quelle situazioni gravi e grevi in cui se si sta annegando tutti, qualcuno deve pur fare da boa per stare a galla.

E' una cosa automatica, è la mia reazione spontanea.

E' quella cosa che mi si agita dento e che mi impedisce di uscire di casa la mattina, ora che sono sposata ma anche prima, senza salutare guardando in faccia le persone. Imprimendomele nella mente.

E' quella forza di riciclo che trasforma la mia tristezza in allegria per donarla a chi ne ha bisogno in quel momento, e che mi mangia dentro lasciandomi svuotata la sera, al buio, senza più sentimenti su cui reggermi, ne di odio ne di gioia.

E' quella polvere magica, che questa sera, quando varcherò le soglie dell'ospedale, mi farà risorgere come una fenice, perchè adesso non sono niente altro che cenere...

26.7.09

grappe e orse

E' un periodo un pò particolare quello che sto vivendo, dove lunghi silenzi servono per meditare tutte le cose che accadono, dove la luce della mia giornata è quella negli occhi di mio marito, alla sera.

E' la luce nella quale posso permettermi di essere ombra che si allunga per l'arrivo del crepuscolo, senza essere un volto o delle parole per cui rendere conto, perchè lui conosce già entrambi e ne capisce il mutamento.
La taverna ne risente, ma solo perchè non voglio che si riempia di inutili sproloqui da rileggere a distanza di tempo. La taverna è la cronaca della mia vita, ma questa parte della mia vita vorrei solo che scolorisse da sola come le fotografie digitali stampate sulla carta patinata a basso costo: perdono colore giorno dopo giorno, alba dopo alba, non come se non ci fossero state, ma solo come cose che perdono l'importanza, il colore, il potere di ferire e tagliare.
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Quindici giorni e sarò al mare, ancora quindici giorni! E potrò giocare con la sabbia, camminare all'alba sul bagnasciuga [Orso, fai finta di non aver letto ; ) ], e vivere senza scadenze e riprendermi il gusto della mia vita!
E' come se la mia vita fosse una magnifica grappa di mosto, barricata in botti di ciliegio.
Di questo ne sono convinta e conscia.
Allo stesso tempo è come se non mi venisse servita in maniera corretta!
A volte viene versata in un bicchiere per l'acqua, troppo aperto, che me ne fa sentire ogni sapore ma me ne fa perdere ogni profumo.
Altre volte viene servita in un bicchiere troppo stretto, facendomene annusare ogni minima sfumatura ma non il sapore, perchè l'alcool resta intrappolato e vince ogni altro gusto.
Voglio un bicchiere giusto per ogni momento della mia vita, per gustarla con tutti e 5 i sensi.
Voglio tornare a gustarmi!

17.7.09

di chi se ne è andato [emmenomale! o forse no]

Sono settimane che voglio scrivere un post sui sentimenti che mi aleggiano dentro, ma il tempo scarseggia e alla sera le parole si assopiscono stanche della giornata trascorsa e continuo a rimandare.

Avrei voluto scriverlo oggi, ma eventi inattesi hanno cambiato ogni programma.

Ci sono valori che non accetto minimamente possano essere ignorati ne tantomeno traditi: oggi mi sono resa conto di quanto un tradimento di questi valori mi faccia male, mi imbestialisca, mi renda piena d'odio.

La lealtà per me è uno di questi valori.

E sono talmente arrabbiata che non riesco ancora a formulare un pensiero certo e chiaro ne logico.

Perchè tradire la fiducia di una persona che ti ha fatto del bene e farlo in un modo subdolo, orribile e senza alcun rimorso è qualcosa di diabolico.

Mi sento veramente nera, come le nubi di questa mattina, pronta a piovere e grandinare al primo passo falso.

27.6.09

di testimoni che aprono cicatrici ancora

A volte dovre ricordarmi di più dei libri che mi sono stati regalati.
Quei libri, come in un post di qualche tempo fa di wide, che fanno bene.
Perchè solo a prenderli in mano a volte, ti sciolgono i "perchè" i "se" i "ma" e anche la voglia di fare a cazzotti.

...No, quella forse resta, e resta anche la voglia di urlare.

Ma se ci si intestardisce su un passato che non è modificabile, l'unica cosa è avre un "qualcosa di buono", da stringersi vicino. Qualcosa che sciolga il nervosismo e ti faccia scorrere via ogni rabbia.

26.6.09

pensieri sparsi

Tremenda voglia di scrivere.
Il problema è che i sentimenti si sono impastati tra loro e non mi lasciano uscire niente.

Però sono abbastanza serena, anche se con il mal di gola.

Mi sento e a volte non mi sento affatto:
colpa di canzoni, parole non dette, parole dette male.

Abbandono pensieri come perdo capelli stagionali e resto intera, perdendo il pensiero ma non la sua memoria.

Amo essere sopraffatta dall'Amore per te, marito mio, che mi toglie il respiro, mi toglie la parola, mi toglie la ragione.

19.6.09

Cecco style

Oggi sono felice.
Sebbene mi sia svegliata con un mal di testa sinusale-cervicale che mi ha fatto stare poco bene fino a un paio di ore fa e che tutt'ora non mi da piena autonomia.

Sono felice perchè inaspettatamente ho ritrovato dopo 7 anni una persona a cui ho voluto un mare di bene.

A cui ho dato e tolto molto.

Inaspettatamente ripartire da zero e trovarsi amici come allora, non ha prezzo.

18.6.09

Ci sono persone delle quali
si capiscono più cose dagli occhi
che dalle parole.

17.6.09

Umore nero.
Giornata decisamente intensa e piena di notizie.
Sensazione di non avere pieno potere.
Sensazione orrenda...

Passerà...

14.6.09

pranzi pantagruelici

Cucinare per gli altri mi da sempre una sorta di inspiegabile felicità.
E' impagabile
pensare (un menù)
ragionare (sui gusti degli invitati, sulle quantità)
prendere gli ingredienti (perchè è difficile avere tutto in casa)

creare (creare, plasmare, dare forma, profumi, sapori)

e condividere.

E' impagabile, anche se alla fine di tutta questa tensione, con la stanchezza che piomba addosso, con i piatti da lavare, con tutto da fare tornare alla normale quotidianità ci si sente svuotati.

E' come se per ogni pranzo o cena in cui credo, per cui mi adopero, per cui anche di notte mi sogno i piatti (e avolte ho delle ottime idee), mi privassi di un pezzo di me.

Una volta pensavo fosse colpa del mio smisurato ego.

Adesso credo sia un semplice bisogno di riversare diversamente il mio Amore alle persone a cui voglio bene.

E un pezzo di cuore se ne va ancora, insieme alla crostata ai frutti di bosco, in modo un pò amaro e nero come il caffè della moka che non sono più abituata a bere, in modo un pò dolce luminoso e trasparente come il passito di moscato che scende senza che ce ne si renda conto.

E un altro...

e un altro ancora....

8.6.09

senza parole

Cerco le parole da dirti quando ti vedrò stasera e non ne trovo.
Forse per questo ti sto scrivendo.
Perché qualsiasi parola ti potessi dire sarebbe inutile e fuori luogo e ho la presunzione che invece, scritta, assuma un significato meno banale.

Ho acceso il telefono alle 07:30 questa mattina e sono rimasta impietrita davanti alla cassettiera della camera matrimoniale.

Posso solo immaginare il tuo dolore, il tuo senso di assenza, di perdita; e se penso al male che fa a me pensarti così, immagino anche la voglia di urlare che ti si blocca dentro.

Fuori piove e fa freddo, giugno balzano.

Penso a quando ci siamo conosciute a Monza, mi sembra passata un’eternità; penso a quanta vita è passata tra di noi, prima di ritrovarci qualche mese fa e penso che le cose non succedono a caso.

Se fumassi credo sarebbe il momento di accendere una sigaretta.

Guardo il grano mosso dal vento come onde del mare e tormentato dalla pioggia e mi sento come se fossi una di quelle spighe, come se lo fossimo tutti: nasciamo, cresciamo, siamo soggetti al caldo tepore del sole, all’arsura, al vento caldo e a quello gelido, ci muoviamo insieme, alzando e abbassando il capo, oppure possiamo scegliere di farlo da soli e nessuno di noi potrà venire meno alla falce prima o poi.

Forse è una cosa che può sembrare triste, perché ci si chiede quale è allora il senso allora di questa vita infondo uguale per tutti; ma il senso c’è. Tuo padre, tua madre, hanno dato la vita a te e a tuo fratello. Si sono amati incredibilmente tra di loro, hanno amato voi e hanno sicuramente fatto del bene ad amici, parenti, e magari anche ad estranei, fosse anche solamente il “tenere la porta aperta” per qualcuno che era dietro di loro ad un ingresso. Nella sua vita tuo padre è sicuramente più volte “morto per dare frutto”, rinunciando, scegliendo, mettendo il bene degli altri prima del suo, anche il tuo bene. E questo amore che ti ha plasmata forse inconsapevolmente, e in parte ti ha resa quello che sei diventata: une bellissima persona, forte (anche se adesso ti sembrerà di no), che ha voglia di vivere, sognare e amare.

Tuo padre è in te.
E ci resterà per sempre, cicatrice indelebile da cancellare e che farà male anche a distanza di anni. E quello che puoi fare adesso per lui, è vivere. Vivere tutti i mondi, i sapori, i profumi che non potrà vedere se non attraverso di te; vivere cercando di tornare a sorridere, ad amare, ad avere speranza.

Anche se adesso queste parole ti sembreranno inutili.
Anche se queste parole senz’altro non risolvono niente.

Anche se non so se avrò il coraggio di dartele, perché mi sembrano stupide.
Anche se vorrei fare di più che dirti quattro frasi e darti un abbraccio…

Ci sono.
Quando vuoi.

3.6.09

DEsideri

Rotolini di zucchine grigliate e formaggio fresco.
Spiedini mozzarella e ciliegini.
Salame nostrano e Lardo con pane alle olive [o focaccia al rosmarino].

- Lambrusco di Sorbara -

Risottino "sorpresa" alle verdure.

Arrosto di vitello alla Bear.
Zucchine fritte e patate al forno.

- Prosecco della Valdobbiadene con fermentazione in bottiglia -

Sorbetto al limone.

Crostata di frutti di bosco con crema al cioccolato.
Spiedini di frutta.

- Passito moscato -

Caffè con amaretto.

- Digestivo -


Ho una voglia matta di cucinare tutto questo.......

28.5.09

Cinqueceeeentooooo

Nuda sui pattini, Invisible-circles, Red Roofs, Tra parentesi, Lulu che sogna, Diario di bordo, [Buba] una foto al giorno, Alessandra - il diario di Alice, Mio Karma, Eriadan, L'orso elettrico, l'orso ciccione, Bilocale ampio soggiorno, Le uova del nonno, Colonne d'Ercole, i vari di Elfobianco, The certainty of choice, Nave capovolta, Peter Sauerkirsche, Il ducato, Le nebbie di Avallon, L'insieme di Julia, Le mie cellule impazzite la mia vita il mondo, Pulsatilla, Cannella, Marinz, Il polpo dentro, Le radici dell'ozio,Untitl.ed, R4, Deception island, The outsider, Orso, Daveblog, Il giardino di Eden, Sa....

Lettori, lettori di lettori.
Amici.

Probabilmente non vi ho neppure messi tutti, ma vi volevo ricordare! Sono al post n° 500 amici blogger che mi conoscete, e amici blogger che non sapete neppure che vi leggo!

Sono entrata in amicizia con qualcuno di voi, con qualcuno ci si consceva prima ancora di sapere esattamente cosa fosse un blog, qualcun altro mi ha "dedicato" insieme ad altri blogger un libro, altri sono amici fisici nati tra letture comune, crescute sul blog e concretizzatesi nel reale.

Grazie a chi mi legge, grazie a chi commenta, grazie anche solo a chi passa.ù

Cinquecento.

E non l'avrei mai detto.

rosa n°02

Ecco anche la numero 2.
Questa foto non rende al 100% la sua bellezza: è una rosa insignificante in boccio, non è elegante come la n°1...ma aperta dà sfoggio di tutta se stessa! I suoi petali sembrano metri e metri di stoffa rosa morbidissima che fa le onde.... Magari avessi un vestito così!! Anche se forse sembrerei la principessa di qualche favola Disneyana...

24.5.09

varie di un vario w end

Farewell nelle orecchie.
Questa sera vado di canzoni datate, tra Fossati, Bertoli, Guccini.
E' stato un fine settimana strano, che si sta concludendo con un pò di tristezza e malinconia, come di fatto mi accade ogni volta che finisco un percorso.

Finito il corso, ho pure suonato la chitarra dopo ANNI.
E non ho neppure fatto troppo schifo.

Mi ritrovo a pensare al pezzo di vita che ho vissuto, alle persone che ho incrociato.
Mi viene da chiedere a me stessa, cosa ne penso della vita vissuta, visto che invece mi appare sempre per prima quella che non ho vissuto affatto.

Quando penso alla vita che non ho vissuto, mi sento come un bruco che staziona nel suo bozzolo aspettando un domani imprecisato: di fatto non è proprio così! Non staziono in un angolo aspettando che passi un altro treno, altre occasioni, altra "vita da vivere". E' che ogni volta si finisce per scegliere, e scegliere comporta inevitabilmente di non avere il dono dell'ubiquità e non poter essere ovunque. E quindi, sì, di "non vivere", ma "non vivere" certe cose, per poterne vivere altre.

Sono qui che mi rattristo perchè non sono andata a vedere un matrimonio di una persona che conosco relativamente e che non mi ha invitata, ma in realtà quello che mi manca è la gente che era intorno a tutto questo.

Ma non faccio più parte di quella vita da anni.
E la vita che sto vivendo è altrettanto bella e soddisfacente.
Anzi, pensandoci bene, lo è di più, anche perchè lo è in maniera diversa!

Ma il passato spesso si ricorda solo per le cose belle.
Mi riempio di passato pure con le canzoni!

Ma questa sera, invece di passato, voglio riempirmi di vita, di presente, di tutti i volti che in questi giorni ho vissuto, di tutte le vite che ho incrociato.

Di tutto l'Amore che posso.

21.5.09

l'alba di domani...

Ci sono tanti tipi di abbraccio.
Quelli di circostanza, quelli passionali, quelli affettuosi.

Al momento Wide, me ne ha fatto venire in mente uno (incomprensibili collegamenti mentali), inaspettato, che ho ricevuto qualche settimana fa.

Questo abbraccio diceva "Sono vivo, non ci credo neppure io, ma sono vivo e sono qui!".

Mi veniva da piangere. Come alle uniche altre due persone presenti alla scena a conoscenza della storia.

Ma in questi casi non si piange. Si abbraccia con forza, si sorride, si guarda avanti.

18.5.09

rosa n°01


Prima.
Prima rosa tutta "nostra".
Prima rosa fiorita della casa degli Orsi.
[le roselline nane non contano!]
Nonostante i malefici moscerini e i dannati afidi.
Nonostante il terreno pieno di sassi e talmente duro da rompere due manici di vanga.
E' stata quasi due settimane a scegliersi i petali più adatti, a fare la preziosa, a sentirsi adorata e coccolata come la rosa del piccolo principe.
Ed eccola qua!
Ora aspettiamo le altre sue sorelle!

11.5.09

A settembre andrò ad una lezione di prova per un eventuale corso di tai chi.
E' una vita che desidero farlo, anche se non so esattamente cosa aspettarmi.
Equilibrio.
Questo mi aspetto.

Perchè è una vita che ne ho bisogno.

Sono giorni che mi sembra di stare sulle montagne russe.
Fatele finire, vi prego!!

7.5.09

da un pò...

...Sento
quell'orrenda sensazione che si prova
quando
inavvertitamente
si schiacciano granelli di noccioline sotto i piedi.

3.5.09

tricchend

Ascoltando il triplo cd di Ruggeri, scrivo cercando di collocare bene ogni immagine di questi tre giorni, e l'animo annebbiato dall'alcol non aiuta di certo.

**
Sono felice, perchè per una volta, con impegno, siamo riusciti a pulire completamente casa, senza rimpianti di "buttare via il tempo"

**
Sono felice, perchè sono stata qui sabato, con sole e vento. E per la prima volta ho portato Orso sulle mie di montagnette. E nonostante la fatica, nonostante il riconoscersi pattume, per via della scarsa prestazione fisica, è stato bello e pieno di ricordi, percorrere i tornanti in mezzo al bosco e arrivare in cima, e pensare che sì, più o meno in quella direzione c'è esattamente la mia casa.
[fortuna o sfortuna di abitare in luoghi-di-Brianza che guardando fuori dalla finestra vedono Grigna e compagne]

**
Sono felice, perchè sono andata a cena da amici che aspettano una bimba e nonostante tutto il nero che li ha accompagnati lungo tutta la loro vita, sono riusciti ad arredare il loro tunnel e a trasformarlo in un luogo-di-luce. Sono serena per loro, perchè saranno bravi genitori, anche se hanno mille dubbi e avranno molto da imparare. Sono felice. Perchè ho mangiato gnocchi, bevuto champagne che non ero in grado di apprezzare al palato; sono contenta perchè il tutto è stato condito da racconti, ricordi, sensazioni, di tutto insomma.

**
Sono felice, perchè ho passato una domenica a preparare per un aperitivo, a cui hanno partecipato persone a cui voglio un bene dell'anima e persone che desideravo conoscere con relative morose [vero Arry e M?]. Persone che hanno o hanno avuto problemi. Se ripenso alla maggior parte della gente che c'era li avrei voluti stringere tutti a me "ma l'amore ha bisogno di spazio", mi canta Ruggeri, e quindi va bene così, anche se non sono riuscita a dire a tutti quanto sono importanti per me, quanto vorrei essere più presente... Ma sono quello che sono e so, che quelli che mi vogliono più bene lo sanno.

Sono felice.

E' stato un bellissimo tre-giorni-w-end.

Serenamente, piena della corona bevuta in libertà [che è solo l'ultima cosa, il resto non ricordo], vado a nanna, felice.

Grazie a tutti di cuore.

Grazie davvero, anche a chi non ha potuto esserci.

22.4.09

di persone lontane

Ho giudicato.
Ho messo me in primo piano, quando in realtà ero su un piano secondario.
Ho "pensato male".
Ho chiesto mille volte "perchè??", pensando solo al mio di dolore.

Mi sento un pò una cacca, ma questo succede quando si ha solo un punto di vista e non ci si può (o vuole) muovere da esso.

Sono pronta per ricominciare.
Ammesso che ce ne sia la possibilità.

20.4.09

no, non sono ubriaca

Il Piemonte è una regione strana.
Non me ne vogliano se ci sono dei piemontesi alla lettura eh.
E' uno "strano" non nel senso di "brutto", intendiamoci.

Abituata ai miei paesaggi, non pensavo di trovarla così, piena di collinette piene di viti, noccioli e viti. Viti e noccioli.

Questa notte ho sognato La Morra, le distese di barbaresco e barolo e la foschia umida e invernale che ha accompagnato quella giornata; semplicemente stavo in contemplazione di quel paesaggio indefinito dove, a 500 mt sul livello del mare avevo una visuale che dalle mie parti mi posso ben scordare.

Ricordo il silenzio avvolgente della terra ancora assopita e lo sguardo furbo delle gazze che abbiamo incrociato lungo le strade piene di curve e pressochè deserte; e se la terra è in silenzio, alla fine ci stai anche tu, perchè ti sembra davvero un tempio questa natura [come da antiche reminescenze scolastiche**] e il silenzio reverenziale viene d'obbligo.

Ieri abbiamo bevuto una bottiglia di barbaresco e devono essere stati i profumi degustati nel calice a portarmi alla mente tutto questo: la natura dorme ancora e culla le sue vigne che produrranno frutto, fino a quando crescendo, saranno pronti per partire e andare da soli portando con se parte del proprio passato: il sapore del sole e il nutrimento della terra in un connubio ottimo di - vino.

La Natura è proprio un tempio.



**La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che son vivi,
una foresta di simboli che l'uomo
attraversa nel raggio dei loro sguardi familiari.

Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un'unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.

Profumi freschi come la pelle d'un bambino,
vellutati come l'oboe e verdi come i prati,
altri d'una corrotta, trionfante ricchezza

che tende a propagarsi senza fine - così

l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.

Baudelaire

16.4.09

chi eri e chi sei

Caro amico dei tempi andati,
guardo le tue foto su "faccia libro" e sorrido.

Hai quella pace interiore che allora avrei voluto donarti.
Sei tornato ad amare la musica e a suonare seriamente,
e questo è bellissimo.

Perchè se allora suonavi e componevi ed era impossibile non amarti
e nella tua musica, nel tuo fonderti con la chitarra
c'era tutto in nero che avevi dentro,

adesso,
bianco come la luce tenue,
calda, ma non abbagliante
saprai sicuramente spiegare con le tue note
il sapore di una giornata di sole.

10.4.09

27

Ero molto "arrabbiata" perchè quest'anno non avrei potuto festeggiare il mio compleanno come volevo.

E invece è una giornata bellissima
sono serena
felice
tanto felice
(anche se sono al lavoro fino a questa sera).

Ho festeggiato ieri sera con Orso e i miei: risottino con zucchine, affettati e formaggi e crostata di fragole e uva fatta in casa! Il tutto cucinato da me.

E' stata una serata così serena, così piacevole, che anche se oggi non faccio altro che correre non importa.

Ho avuto la mia super dose di felicità già ieri,
ed è uno dei regali più belli!

9.4.09

che simpatica giornata

Ho passato gli ultimi anni a credere in un progetto.
Ad amare delle persone, a credere in loro.
Mi hanno dato enormi soddisfazioni.

Sposandomi, sono uscita dal progetto:
era ben avviato e oramai camminava con le sue gambe.
Ero contenta di lasciare un pezzetto di me.

Oggi scopro che le persone in cui continuo a credere
sono state attaccate
e non difese.

E' stato attaccato il concetto del progetto.

"non siamo mica al circo".

Mi sono sentita attaccare io.
Anche se sono sempre stata un pagliaccio e lo so.

"non siamo mica al circo"

Mi risuona nelle orecchie ed è come se mi tirassero schiaffi.
Mi sento come se lo dicessero a me.

6.4.09

di terremoto e preoccupazioni

Questa mattina mi sono svegliata con la notizia del terremoto a l'Aquila.
Il terrore che possa succedere qualcosa alla mia cognatina,
anche se si trova a un pò di km di distanza
il fastidio di non poterla chiamare,
l'ansia e l'amarezza tutto insieme.

in questo momento certi "perchè??" sono più forti.
Ieri con Orso e altri folli, siamo andati a Treviso per vedere una mostra su Canaletto.

Non l'ho mai apprezzato sui libri di storia dell'arte.
Non mi è mai stato fatto apprezzare.

Sono andata a questa mostra perchè volevo rivedere Treviso e perchè finalmente mi ero decisa a scontrarmi con questo personaggio.

Ne sono uscita perdente e vincente.

Perdente, perchè avrei dovuto affrontarlo prima invece di illudermi che non meritasse la mia attenzione.

Vincente, perchè mi ha diradato ogni nuvola con i suoi cieli del periodo della sua età adulta.

Bistrattato perchè creduto un artista che con la sua tecnica semplicemente faceva soldi con una mera copia dal vero e senza anima.
Un predecessore inutile della fotografia.

Tacciato di eccessivo realismo
lui
che invece manipolava la realtà a suo piacere.

Adesso avrei voglia di Venezia,
per vedere anche lei con occhi diversi.



[ah Treviso! ah la cucina veneta! *slurp* !!]

31.3.09

mareeeeeh

Un malefico amico, mi ha mostrato un paesaggio marino di indescrivibile bellezza.
Uno di quelli che, mentre lo guardi,hanno il potere di farti sentire
il lento sciabordio delle onde,
l'odore della crema solare appena spalmata,
l'odore del pranzo al sacco sotto l'ombrellone,
il colore vivace dell'ombrellone stesso.

E ora,
guardando fuori dalla finestra,
anelo l'estate ....

*sigh*
*sembra ancora autunno*

26.3.09

reazioni inaspettate

Prendere il coraggio a due mani e dire alla propria madre che, la prima pasqua da sposata, dopo 27 anni non la passerai con loro.

Sentirsi rispondere con una grandissima felicità, di andare e divertirmi tantissimo.

Restare con lo spazzolino da denti in mano e la bocca aperta.

Pensi di conoscere una persona e non la conosci mai abbastanza!

24.3.09

Mi sono svegliata con il sole che entrava danzando dalle persiane chiuse e il rumore dell'acqua che scendeva nella doccia.

Raggomitolata pigramente ho alzato la zampina e spento il terzo richiamo della radio.

Apro le persiane: sole, sole, sole.

Poi, sulla via verso il lavoro, una strada di piccole nuvolette oro.

Adesso il cielo sta diventando sempre più nero e promette disastri.

...se il buon giorno si vede dal mattino....

23.3.09

Come Corto Maltese fisso il mare all'orizzonte, con ghigno beffardo e silenzioso assenso.

18.3.09

fa freddo, apriamo le porte!

In officina funziona così: arrivata la mezza stagione, quando si spengono i caloriferi, ma non c'è ancora il caldo torrido di giugno, luglio e agosto, si lasciano aperte le porte.

Fa freddo in officina quando si spengono i caloriferi.
C'è il freddo dell'inverno di cui le pareti si sono intrise fino all'anima.

E allora si aprono le porte e il portone,
per lasciare che il caldo entri e vinca l'inverno.

Forse dovrei spegnere il riscaldamento che mi fa "tirare avanti" e aprire le porte anche in me.

9.3.09

Sono giornate un pò così.

La felicità è isolata fuori, lontana dal luogo di lavoro.
Per la prima volta in vita mia, mi chiedo con timore che ne sarà del mio futuro e non so dare una risposta.

Dormo la notte solo perchè ho Orso, che come una grande spugna lava via tutti i miei neripensieri.

Voglia di ripresa.

16.2.09

bacio del diavolo

Mentre vivevo il mio venerdì sera, mentre lo gustavo fino all’ultima goccia, mi sentivo piena di dejavù, quando, tutto d’un tratto non mi è più importato e ho vissuto al presente nel passato.

Locale nuovo, mai visto, ben fatto, ben studiato.
E poi la gente, gente e ancora più gente: facce note, facce già viste, facce vissute per anni in un altro locale ora defunto, in un’altra epoca, in un’altra vita.
Stessa birra, e li brillano gli occhi. Perché non è solo un nome, ne solo un aroma o un colore, ma tutta una serie di emozioni, racconti, vicende: ad ogni sorso spariva un colore e venivo catapultata anni indietro, sempre con la sessa gente, ma come se stessi vivendo un sogno, un ricordo.

L’unica certezza che mi trovavo nel 2009 era la fede che porto all’anulare.

Luci strobo, casse altissime da far ronzare le orecchie e system of a down nelle battute del batterista e negli arpeggi del chitarrista e voce del cantante coperta dal coro del pubblico: seduta, vedevo solo le braccia alzate e lo sguardo compiaciuto del bassista: “Now, what do you own the world? how do you own disorder, disorder” eravamo un urlo unico, carico della tensione della settimana, del risentimento per tutte le situazioni di disagio in cui ci si era trovati, pieni di rabbia inespressa, o anche solamente pieni di fiato per sputare fuori tutta la negatività, fino ad arrivare alla positività finale “When I became the sun I shone life into the man's hearts”.

In quel momento sono tornata al presente. E la Devil’s Kiss è stata apprezzata come condensato di emozioni vive in grado di essere sopportate.

Nessun rimpianto,
solo,
un sorriso agrodolce.

29.1.09

In questi giorni, settimane oramai, vivo nascondendomi dallo scrivere.
Mi pongo domande a cui non voglio trovare risposte, o fuggo dalle domande stesse, nell'eterno conflitto interiore che bene o male tutti si vive.

Dopo l'ennesima batosta di oggi però (meno di un mese, meno di trenta giorni di vita e sorrideva scherzava E NON AVEVA NIENTE DIO MIO. NIENTE.), mi sono detta che era il caso di riversare un pò di nero qui, che la mia anima era già troppo inquinata.

Sconsolata vedo il passaggio di molte vite accanto alla mia e i ricordi piacevoli lasciano il passo all'amarezza del momento, creando una sorta di sapore dolceamaro da buttare giù tutto d'un fiato.

La mancanza.
L'assenza.
La lontananza.
La partenza.
La fine.

Sono parole e immagini buttate sulla scrivania a casaccio e ogni tanto ne ritrovo una o l'altra o l'altra ancora.

Mi sento come se la mia anima fosse come un motore su di giri che però non riesce a cambiare marcia: continua il suo cammino, urlando le sue richieste e verità, rischiando di fondere.

Nutritemi di positività.
Per favore.