E' inutile.
Non ve lo so descrivere il sapore di una pesca matura.
Non vi so descrivere il volto della nostra vicina di ombrellone mentre la prendeva con delicatezza, la accarezzava, la annusava per poi mangiarla con gusto, non lo so fare.
Ma sono più che certa che quella pesca aveva sicuramente un sapore zuccherino e una polpa morbida e allo stesso tempo croccante e le mie papille gustative hanno esultato in preda all'estasi che il cervello ha saputo trasmettergli.
La mia vacanza è stata alla riscoperta dei sapori.
Mi sono trovata quasi a piangere di gioia nel dire "ho un universo di sapori nella bocca".
Il gusto di un semplice insaccato con il giusto bicchiere di vino, la scoperta del pesce e delle mille ricette che lo accompagnano, il sapore di una pasta cotta al dente in una piccola spaghetteria o di un filetto alto due dita, dalla cottura perfetta.
Il gusto di rivedere un ghiacciaio, di stare in ammollo nell'acqua salata, il piacere di sciogliersi delle tensioni e di tutto quello che quotidianamente mi accompagna.
Il gusto di mangiare e bere bene e ridere e piangere e vivere.
Anche se in misura ridotta rispetto alle mille avventure che potete aver fatto tutti.
Tornare a vivere accorgendosi di farlo.
E, perchè no, lo scoprire di aver preso solamente 400 gr, facilmente eliminabili.
Non vi so dare la precisa percezione di tutte queste cose.
Sappiate però che sono state bellissime.
4 commenti:
io invece ho preso ben 3 chili, ma pensavo peggio ;-) Però non rimpiango nulla: il mio gelato giornaliero me lo sono sempre fatto.
Però tornare è anche bello, no?
I sapori di una volta o il giusto abbinamento danno quel tocco alla vita che fa fare esperienze "sensazionali"... e tu hai saputo descrivere magnificamente tutto questo in questo bellissimo post.. complimenti
un sorriso :)
Ti auguro un autunno saporoso, allora!
chissà perché il mio commento era sparito. comunque stasera ti penserò alla scelta dal menù!
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