30.10.08

Nuvole basse cariche d'umidità
e prima neve della stagione sulle mie montagnette [1.300 mt].

Voglia di casa, coperta e tazza rossa.

24.10.08

eppure non ho mangiato pesante!

Prima notte con i caloriferi accesi.
Niente più rumori del condizionatore (che fa anche da pompa di calore),
Niente più freddino quando si rientra in casa,
Dolce torpore autunnale degli orsi sotto le coperte.
Verso le 02:30 Orsa si sveglia con un'arsura in gola che neanche nel deserto, e pensa al sogno che stava facendo: mettere bottiglie di acqua gassata nella stanza lunga e stretta li accanto.
Un lavoro di routine, normale.
Orsa desidera ardentemente della fresca acqua gassata.
Si alza,
non sa bene come si ritrova in corridoio,
accende la luce della stanza lunga e stretta e vede:
- la cassapanca
- i quadri che mancano di essere appesi
- i mobili bianchi
pensa: "Ma dove cavolo è l'acqua? E' finita ancora e non l'abbiamo presa??"
Torna, non sa bene come, in camera e chiede a un Orso che se la dormiva gustosamente: "scusa, ma dov'è l'acqua?"
Orso apre pigramente un'occhio, uno soltanto, che la luce del corridoio lo fastidia e chiede "EH?!"
Orsa spazientita e la bocca smepre più impastata chiede nuovamente "Massì, l'acqua! L'acqua!!"
A questo punto Orso apre entrambi gli occhi, ma è ancora scombussolato e chiede: "Amore, ma di che acqua stai parlando??!"
"Di che acqua" dice Orsa "dell'acqua no? dormi, lascia perdere..."
Orso non capisce, ma lascia volentieri perdere: emette un sospirone, si sdraia, si arrotola nelle coperte e riprende a dormire.
Orsa va in bagno e pensa ancora alla sua acqua che non ha avuto, perchè ci si è dimenticati di prenderla. E sbuffa. E torna a letto sbufando. Tracanna mezzo litro di acqua naturale che ha sul comodino e torna a dormire, fino a mattina.
Ora voi direte,
cosa c'è di strano in questa storia?
...Non abbiamo mai avuto bottiglie d'acqua nella stanza lunga e stretta. Me lo stavo sognando io un attimo prima di svegliarmi. E appena me ne sono resa conto, ho chiesto conferma a Orso di quello che avevo combinato durante la notte, sperando non fosse vero, sperando fosse un sogno anche quello.
Dite che è lo stress?
Urge riposo!!

8.10.08

parole non dette

Ieri sera a letto, nel silenzio della stanza, non riuscivo a prendere sonno. Guardavo la luce del lampione filtrare attraverso la persiana e seguivo con gli occhi il profilo irregolare del soffitto.
“Una volta vedevo le stelle” ho pensato.
“Mi sdraiavo e sotto le coperte potevo addormentarmi contando tutte quelle lucine”.

Da qui sono partiti ricordi e lacrime, perché non mi ricordo più il sapore che ha l’alzarsi dal letto della mia infanzia, la mattina, non ricordo più quanti passi al buio facevo per raggiungere il letto senza accendere la luce…non ho più memoria del tempo che fino a tre mesi fa era il mio tempo.

E ho pianto.
Perché mi sono accorta di aver lasciato scivolare queste cose senza assaporarle davvero.

Sia chiaro, non le rimpiango, sto bene dove sono.

Ma averne persa memoria così in fretta mi ha lasciato uno sgradevole senso di squilibrio.

Come se salendo le scale, mi fossi voltata e avessi scoperto che pochi gradini dietro di me in realtà c’era il nulla.

1.10.08

C'è una persona che stimo, che ne ha passate davvero davvero tante.
Che più di me sa credere e combattere sul serio per quello in cui crede.

Il 31 ottobre chiuderanno l'ospedale dove anche lei è stata aiutata per due volte ad uscire dal male nero.

Indignatevi, fate propaganda: temo sia solo la punta di un icebearg.

Qui, tutta la storia.