31.7.09

In una scatola, colorata e con un bel fiocco dorato, tengo la mia maschera da pagliaccio.

Quella che tiro fuori in tutte quelle situazioni gravi e grevi in cui se si sta annegando tutti, qualcuno deve pur fare da boa per stare a galla.

E' una cosa automatica, è la mia reazione spontanea.

E' quella cosa che mi si agita dento e che mi impedisce di uscire di casa la mattina, ora che sono sposata ma anche prima, senza salutare guardando in faccia le persone. Imprimendomele nella mente.

E' quella forza di riciclo che trasforma la mia tristezza in allegria per donarla a chi ne ha bisogno in quel momento, e che mi mangia dentro lasciandomi svuotata la sera, al buio, senza più sentimenti su cui reggermi, ne di odio ne di gioia.

E' quella polvere magica, che questa sera, quando varcherò le soglie dell'ospedale, mi farà risorgere come una fenice, perchè adesso non sono niente altro che cenere...

26.7.09

grappe e orse

E' un periodo un pò particolare quello che sto vivendo, dove lunghi silenzi servono per meditare tutte le cose che accadono, dove la luce della mia giornata è quella negli occhi di mio marito, alla sera.

E' la luce nella quale posso permettermi di essere ombra che si allunga per l'arrivo del crepuscolo, senza essere un volto o delle parole per cui rendere conto, perchè lui conosce già entrambi e ne capisce il mutamento.
La taverna ne risente, ma solo perchè non voglio che si riempia di inutili sproloqui da rileggere a distanza di tempo. La taverna è la cronaca della mia vita, ma questa parte della mia vita vorrei solo che scolorisse da sola come le fotografie digitali stampate sulla carta patinata a basso costo: perdono colore giorno dopo giorno, alba dopo alba, non come se non ci fossero state, ma solo come cose che perdono l'importanza, il colore, il potere di ferire e tagliare.
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Quindici giorni e sarò al mare, ancora quindici giorni! E potrò giocare con la sabbia, camminare all'alba sul bagnasciuga [Orso, fai finta di non aver letto ; ) ], e vivere senza scadenze e riprendermi il gusto della mia vita!
E' come se la mia vita fosse una magnifica grappa di mosto, barricata in botti di ciliegio.
Di questo ne sono convinta e conscia.
Allo stesso tempo è come se non mi venisse servita in maniera corretta!
A volte viene versata in un bicchiere per l'acqua, troppo aperto, che me ne fa sentire ogni sapore ma me ne fa perdere ogni profumo.
Altre volte viene servita in un bicchiere troppo stretto, facendomene annusare ogni minima sfumatura ma non il sapore, perchè l'alcool resta intrappolato e vince ogni altro gusto.
Voglio un bicchiere giusto per ogni momento della mia vita, per gustarla con tutti e 5 i sensi.
Voglio tornare a gustarmi!

17.7.09

di chi se ne è andato [emmenomale! o forse no]

Sono settimane che voglio scrivere un post sui sentimenti che mi aleggiano dentro, ma il tempo scarseggia e alla sera le parole si assopiscono stanche della giornata trascorsa e continuo a rimandare.

Avrei voluto scriverlo oggi, ma eventi inattesi hanno cambiato ogni programma.

Ci sono valori che non accetto minimamente possano essere ignorati ne tantomeno traditi: oggi mi sono resa conto di quanto un tradimento di questi valori mi faccia male, mi imbestialisca, mi renda piena d'odio.

La lealtà per me è uno di questi valori.

E sono talmente arrabbiata che non riesco ancora a formulare un pensiero certo e chiaro ne logico.

Perchè tradire la fiducia di una persona che ti ha fatto del bene e farlo in un modo subdolo, orribile e senza alcun rimorso è qualcosa di diabolico.

Mi sento veramente nera, come le nubi di questa mattina, pronta a piovere e grandinare al primo passo falso.