29.12.06

ULTIMO POST DELL'ANNO 2006

Carissimi! La taverna chiude per ferie come minimo fino al giorno 08.01.07!

Nell'augurarVi un felice e sereno 2007, vi lascio qualcosa che ho letto qui e poi più nello specifico qui (spero che Narsil e Rillo non me ne vogliano a male!).

Provate anche voi questo "gioco": non è così semplice come possa sembrare!

Le cinque migliori del 2006
1. Cercare e trovare casa (beeellaaaa casettaaaa)
2. Aver potuto assistere alla vestizione della Betty (che non capita tutti i giorni!)
3. Aver rafforzato un rapporto di amicizia con due persone speciali
4. Essere passati indenni nonostante tutto quello che è capitato in quest’anno, insieme, io e Orso,più forti che mai.
5. Aver perdonato e recuperato e essere stata perdonata da un paio di persone (come rapporto di amicizia)

Le cinque migliori del 2007
1. Rimettermi in forma perché è giusto cavolo! Sono diventata un’ameba verdognola…
2. Imparare a lasciarsi Amare davvero (e non ridete che non è così semplice abbandonarsi all’Amore..)
3. Andare a scegliere la cucina....(miiiiiiiiii che draaammmaaaa)
4. Andare a trovare Roma che mi manca da morire
5. Essere il meno nera possibile!

Bacetti colorati a tutti!

- Francesco -

Ti penso avvolto in questa nebbia fitta fitta che pare d’essere nella Bassa.
Con il freddo che si attanaglia alle goccioline d’acqua che si attanagliano alle ragnatele sparute su qualche cancello.

Il ricordo di te diventa insistente più ci si avvicina a domani. E domani probabilmente sarà lacerante. Ecco, forse “lacerante” è il termine sbagliato, ma io ho ancora un “conto” in sospeso con te. Una cosa che mi ero ripromessa di fare da un anno e che non ho ancora fatto. Forse è per questo che mi sento così: perché devo ancora annullare ogni scusa e trovare il coraggio per venirti a... trovare

27.12.06

freeeddoooo

La mia Brianza oggi ha deciso di rimanere a letto tutto il giorno avvolta nella nebbia fin sotto il nasino e ora lo è fin sopra la testa… una nebbia fredda, avvolgente e pungente che cerca di succhiare i pensieri dal cervello, per renderti amebico.

22.12.06

Natale in taverna

Buone Feste cari Amici!
Possiate ogni giorno dell'anno vivere in serenità e pace; sappiate abbandonarvi all'Amore con testa e con cuore....

Un abbraccio a tutti Voi!

Con affetto.

OrsaLè

20.12.06

due ore due di strazio

Oggi ho imparato che ho ancora tanta strada davanti a me, tante, davvero tante cose da imparare: comportamenti, bon ton, gusto, finzione...non le padroneggio ancora bene.

A fingere interesse come visto fare di fronte a orribilità simili (passatemi il termine) non ce l'avrei mai fatta... che classe...

18.12.06

la città passata

Ho dovuto lasciare sedimentare le parole come una soluzione chimica…e ci ho messo davvero tanto…scusate il ritardo!

Dolce amara. Ecco come sei stata per me.
Perché ti ho scoperta in giornate frenetiche e non ti ho compresa fino in fondo. Ho assaporato le tue delizie ma non ti ho mangiata per davvero. Ho percorso le tue strade, ma non mi hai invitato davvero a farlo, o forse parlavi così in fretta e così a tanta gente che io non ho percepito che il tuo invito era rivolto anche a me.
Decisamente cara Firenze: ti ho notata, ma per amare anche te dovrei rivederti ancora e ancora…

Edit per Jaro:
Nel tuo simpatico posto ho ben pensato di andare una sera senza aver prenotato e mi hanno riso in faccia. Poi ci siamo tornati la sera dopo (prenotando) e c’era il pienone! Un bel posto, davvero. Decisamente da tornarci.

14.12.06

poco fa per strada

Fili d'erba come capelli a spazzola ingellati dalla brina che da loro quel tocco glitter che potrebbe farmi comodo al veglione di capodanno....

13.12.06

stranezze

E' che se ti fermi a guardare davvero certe persone,
se ti fermi nonostante il vento gelido di certe loro parole
se ti siedi ad aspettare che si intraveda attraverso la fiele che sputano
e scosti un poco le canne di bambù che circondano i loro gesti
allora scopri che sono persone normali,
anche se fino a poco prima ti erano sembrate dei mostri.

Sono persone che antepongono la loro ombra a se stessi
per non farsi sfregiare dalla vita.

Infondo un pò li invidio.
Infondo, un pò li compatisco.

[...]

Odio le canzoncine di natale per la strada.
Odio il fatto di sentir dire "oh che bella atmosfera natalizia"
da persone pieni di pacchi e zeppi di soldi da spargere al vento.

Vorrei solo un camino acceso, un pò di crema al mascarpone e una scacchiera.

Ma va da se che per ora non ne avrò nessuna.

[...]

...E come è andata Firenze?
La prossima puntata; oggi sono una foglia nel vento torbido dei miei pensieri.

7.12.06

Dark Noir

“Dove andrà a finire questa storia?”
Se lo chiedeva sempre, radendosi, la mattina presto, prima di uscire per andare al lavoro e con la schiuma e la peluria in eccesso lasciava cadere nello scarico del lavandino anche questo pensiero che si accumulava pian piano, giorno con giorno; l’acqua e la lama tagliente lo portava lontano per qualche ora necessaria al suo riformarsi. Temeva che se un giorno non si fosse fatto la barba sarebbe finita anche la sua storia con lei.
Certe volte era stato sul punto di non comprare le lamette, di ignorare la schiuma da barba finita, per poi correre nel cuore della notte al primo autogrill aperto per fare scorte per mesi e mesi.
Senza di lei non sapeva stare e con lei non sarebbe arrivato da nessun’altra parte che quel viottolo grigio, infondo al quale c’era il piccolo stabile dove, tra le nere inferriate, stava il suo monolocale che era pieno dei quadri di lei, delle sculture di lei, dei carboncini di lei, dei vestiti di lei e del profumo. Di lei naturalmente. Lui era ne più ne meno che un soprammobile o un chiwawa minuscolo da portare a ricevimenti e mostre e da presentare con un “lui è mio”. Una volta qualcuno burlandosi di lui gli chiese quale strana origine avesse quel nome e tra le risate generai lui si eclissò ad un tavolo a bere whiskey e a sorridere al se stesso riflesso nel bicchiere pensando che finalmente aveva di fronte una faccia amica.
Alla sera la aspettava e sentiva il fiume in piena dei suoi racconti e si lasciava vivere anche per lui che restava a guardare pur partecipando al gioco.
Poi lei se ne andava e lui restava solo e mentiva agli amici che lo chiamavano ed erano preoccupati per via del suo non ancora ritorno. Loro, stolti, che non potevano capire il legame che lo legava a lei. E che nessuno poteva scindere. Neanche la morte.

Il mattino di due settimane dopo li trovarono sul letto in un lago di sangue, abbracciati. Lei con la faccia scomposta, morta probabilmente per un attacco d’asma, lui con le vene tagliate e il sorriso sereno. Felice. Per la prima volta dopo molto tempo.

1.12.06

SETTIMANA PROSSIMA FIRENZE

AVETE CONSIGLI SU LUOGHI DA VISITARE O LUOGHI DOVE PRANZARE??
settimana prossima in Firenze - finalmente -