28.5.10

di Taiji e di percorsi

Tra due settimane si concluderà la mia esperienza di Taiji per quest'anno e considerando che settimana prossima si salta, manca solamente una lezione.

Sfogliando a ritroso il mio blog, ho ritrovato un anno fa parole e speranze spese per questa disciplina di cui pensavo di sapere qualcosa e in realtà non sapevo nulla e mi sono accorta che non ho trovato quello che cercavo: cercavo equilibrio e invece sono stata buttata in mezzo ai flutti!

Non fraintendete, non è stata affatto un'esperienza negativa, anzi; sono arrivata a credere femamente che fosse quello di cui avevo bisogno: una grossa, devastante, impegnativa scrollata di spalle. Come tutte le esperienze, si possono vivere a vari livelli e io dalle lezioni settimanali potevo portare a casa anche soltanto il mal di gambe invece del mal d'anima; invece ho scelto di lasciare che il taiji lavorasse anche in questi termini scavandomi dentro, ponendomi interrogativi e in ultimo e forse più devastante, mostrandomi interamente la mia vita fotografata nel momento preciso in cui la stavo osservando.

Tutte queste cose hanno portato ad accorgermi che non mi piacevo come Orsa e non mi piaceva la piega che la mia vita aveva drasticamente preso: come già detto una colossale scrollata di spalle "SVEGLIAAAA!!" mi son sentita urlare nelle orecchie (metaforicamente, si intende), mentre ero rovinata a terra senza forze.

E mi sono alzata, vuota di quasi tutte le certezze, ben sapendo che toccava a me rinnovarmi e continuare, che solo io potevo sapere come...ma allo stesso tempo non sapendo affatto da dove cominciare. Per fortuna l'Orso marito che ho accanto ha un suo tatto e una sua delicatezza tutta particolare ed è riuscito, davvero con poco, a darmi lo stimolo giusto per riprendere. E ora vado avanti con più serenità, con più concretezza.

Se cerco cosa significa "Equilibrio" sul dizionario mi dice che in fisica è uno stato in cui le cose sono ferme e in senso figurato che è un modo per indicare "moderazione": posso dire con certezza che NON VOLEVO davvero l'equilibrio.

Non voglio che le cose siano statiche ma dinamiche.
Non voglio che il tempo si fermi con me immersa come in un limbo, ma che proceda e che io mi ci muova come un'onda (e che il movimento parta dai piedi, passi dal respiro, arrivi alle spalle, continui dai gomiti e si esaurisca oltre le mani. ma questo è un altro discorso).
Non voglio il buon senso e la moderazione, le conosco già: voglio la forza per saperle usare e la saggezza per non abusarne.
Il Taiji, non mi ha dato la pace o la felicità:
mi ha mostrato tutta la strada da fare per raggiungerle.

equilìbrio [ekwi'librjo]s.m.
1 sm{fisica} condizione dei corpi che, in un sistema fisico, rimangono immobili perché sollecitati da forze uguali e contrarie [anche in senso figurato]
2 sm[in senso figurato] buon senso, moderazione

preso da qui DIZIONARIO DI ITALIANO

18.5.10

Under a glass moon

Quando ti accorgi che
- non ci sono cavoli -

non sei proprio in grado di vivere alla giornata
e hai un fisiologico bisogno di tabelle e scadenze

tutto,
intorno,

scricchiola un pò.

4.5.10

Questa è la storia del nostro amico Alex che si era innamorato di Adelaide detta Aidi...

Ieri sera ho visto "Jack Frusciante è uscito dal gruppo".
Non fatelo.
Piuttosto leggete il libro, che è “un po’ più rock e un po’ più basso”: nel libro ci sono descrizioni che non credo nessun regista riuscirebbe a rendere con semplici immagini senza parole.

Inevitabilmente sono andata alla libreria e a colpo sicurlo l'ho afferrato dallo scaffale. Carta ingiallita ma libro intatto.

E "Oh cielo", ho cominciato a sfogliare e a pensare a quella storia! A quanto ha segnato la mia adolescemenza! A quanto mi sono accorta di assomigliare ad Aidi e, dannazione, a tutte le Volpi che ho avuto.

Il problema era quello. Il piccolo principe non si innamora della Volpe, è innamorato del fiore: con la Volpe ha solo un forte e sincero legame di amicizia. Ma chissà perché con la storia che “l’essenziale è invisibile agli occhi e non si vede bene che col cuore”, si finiva sempre per assoggettare l’eventuale Volpe di turno al possessore del proprio cuore. E si finiva dannatamente per piangere e soffrire e non bastava mica più il rumore del vento nel grano.

Per fortuna che con gli anni questa cosa l’ho capita.
..E quanto mi ha fatto sentire stupida essere stata Aidi: Aidi che aspetta il suo principe, Aidi che non sa amare perché l’amore è più grande di lei e lo chiama lo stesso con quel nome, Aidi che confonde Volpi e Rose e soffre e fa soffrire.

Mi sono seduta con un buon brandy in mano e ho rivisto il film della mia vita sorridendo.

Perché infondo è stato giusto essere Aidi, per arrivare ad essere l’Orsa.

E nonostante tutto, è un libro che vi invito a leggere davvero, con leggerezza sì, ma anche con attenzione.

" Sono io disposto
a mettermi coscienza e controcoscienza sotto le suole delle scarpe
e cercare solo
quel che mi fa essere felice,
che mi fa star bene,
che mi fa ridere,
per sentirmi vivo sul serio?
Sì, sono io disposto"