22.7.13

Un polpo alla gola, grande, grosso, come quelli disegnati da Zerocalcare.
Non un polpo colpevole, un polpo per non sapere cosa dire, per la gravità dei fatti, perchè fare affidamento alla positività è quasi impossibile.

Un polpo che non si stacca e non se ne vuol proprio andare.

Mi manca l'aria.

19.7.13

Sono giorni di ombra.
Quando i malati diventano quelli accanto a te, e non puoi fare altro che sederti e seguire il flusso della loro corrente. Senza guidare, senza prevaricare. Sostenendo in silenzio.

Ci sono ombre che arrivano la notte e ti prendono alla gola e non ti lasciano più dormire.

L'unnico modo per uscirne è aggrapparmi al racconto che ogni sera ti faccio, figlia mia, per farti addormentare serena, di tutte le cose belle e positive che hai fatto durante la giornata.

Tutti i baci, gli abbracci, tutte le cose che fanno stare bene.

Cullata da questo balsamo protettivo, allora mi addormento serena anche io sognando orsetti che rotolano sui prati di montagna e genzianelle blu elettrico, pronta poi, per un altro giorno.