28.9.07

elllamiamicadomanisispooosaaaa

Quante ne abbiamo passate?
Sembrano ricordi lontani, passati e chiusi.
Ho da sempre il ricordo della tua testa rossa tra i banchi di scuola, all’oratorio, e poi nelle uscite serali… Ho il ricordo di te come di qualcuno che mi ha aiutata ad uscire dalla crisi dopo che K mi ha lasciata; come di qualcuno che sa cosa vuol dire l’Amore per Orso.

Conosci buona parte delle cose belle e delle cazzate della mia giovinezza.
Conosco buona parte delle cose belle e delle cazzate della tua giovinezza.

C’ho messo un po’ a metabolizzare il fatto che in realtà ultimamente (e non intendo gli ultimi mesi) ci siamo “allontanate”. Forse è dovuto al fatto che dapprima lo percepivo come un tuo allontanamento, poi come un mio allontanamento. Poi sono arrivata alla conclusione che semplicemente ognuna ha preso la sua strada, un po’ senza accorgersene, che ci allontanava l’una dall’altra, ma a pensarci bene solo fisicamente: non sentivo la tua mancanza perché sapevo (e succedeva) che bastava una mail, uno squillo e l’altro rispondeva.

Questi nove mesi di preparativi per il matrimonio hanno ridisegnato un assetto delle amicizie in generale, e come tu ti sei legata molto più a C. (ma in fondo lo eri già prima), allo stesso modo io mi sono legata a S. (come del resto lo ero già prima!); ma l’uscita a cena solo noi quattro, mi ha fatto capire che alla base il nostro rapporto c’è ancora, vuoi per le esperienze vissute assieme, vuoi per il fatto che davvero, non ci siamo mai fatte del male l’un l’altra, ma siamo ancora qui, noi quattro.

Ci sono esperienze che condividerai con me
esperienze che condividerai con S.
esperienze che condividerai con C.
ed esperienze che condividerai con altre persone diverse da noi.

Ma se lo si vuole, questo legame che ci accompagna da anni attraverso innamoramenti, pianti, lutti, e tanta, tanta felicità, ci sarà sempre.

Personalmente, cara la mia signorina quasi "signora A." io ci proverò sempre a volerlo, a mantenerlo, ad apprezzarlo in tutto quello che è e che sarà.

Ti abbraccio fortissimo.

26.9.07

pittoresche situazioni di vita

Questi giorni di assenza dalla taverna sono dovuti a un motivo preciso:

è come se mi trovassi su scogli limacciosi e instabili, pieni di ricci di mare e meduse all'intorno e non avessi neppure le scarpine di protezione.

Si. decisamente rende bene l'idea della situazione.

24.9.07

Caro il mio Fedor, vorrei avere i tuoi libri, uno solo a dire il vero.
Rilegerti sarebbe ogni volta come fumare una sigaretta.
Rilassante.

21.9.07

21.09

E' in piccoli gesti così che mi rendo conto del nostro Amore:

grano
girasoli
genzianelle blu

17.9.07

quisquiglie

E' una giornata liquida, di quelle in cui vedo tutto appannato. Agisco da automa, mentre il "cervello inside" pensa ad altre mille cose e agisce agilmente in multy tasking. Soppeso l'animo e lo lancio contro la parete. Rimbalza e ritorna da me per essere soppesato.

Mi impartisco ordini perentori e scadenze giuste, ma sempre facendo altro. Queste sono le tipiche cose che quando tornerò a ricordarmele in sessione unica penserò che non mi sono nuove ma non ricordo dove e quando me le sono dette.

Il pensiero ricorrente del giorno è: perchè continuo a pensare che ho sonno nonostante abbia abbondantemente dormito?

In realtà non è proprio così ricorrente. Va a spizzichi e bocconi, un pò come la mia fame. Mangio perchè devo mangiare, ma vorrei andare via qualche giorno solo per non avere orari prestabiliti, ma mangiare solo quando ho fame davvero e non quando è ora di farlo. Piccola ribellione interna: necessito di un pò di caos.

"Esiodo, nella sua Teogonia, racconta che in principio c'era Caos, il quale diede vita a Gea (la Terra), Tartaro (gli Inferi), Eros (amore), Nyx (l'oscurità della notte) ed Erebo (le tenebre degli Inferi)." fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Caos_(mitologia)

il caos generatore.
a questo non avevo mai pensato.

14.9.07

13.9.07

di canzoni che "ci arrivo, ma non mi sento all'altezza"

Sono quattro notti che faccio lo stesso incubo:
sono in piedi davanti al microfono, con le mie decoltè bronzo-oro e il vestito svolazzante, con lo spartito in mano e...
Sbaglio:
prendo una stecca,
non prendo la nota corretta,
mi si rompe improvvisamente il tacco sul passaggio più difficile,
il resto del coro mi guarda e ride (di me),
si rompono improvvisamente 3 corde su 6 ad entrambe le chitarre...
e non è ancora finita: temo che nelle prossime notti la lista degli eventi inquietanti continuerà ad aumentare.

NonsonoaffattoTosca,
e sento quanto mai il paragone a pesare sulle spalle.
A volte ci vuole più forza ad interrompere dei cammini che a decidere di iniziare a percorrerli.

10.9.07

difficoltà ad accettare questo

Ricordare e onorare il passato

ma ricordarsi sempre che da vivere è il presente.

7.9.07

Sonno.

Ho gli occhi che mi bruciano e vorrei solo poterli chiudere, regolarizzare il respiro, e non rispondere al telefono.
Vorrei una coperta leggera e calda ad avvolgermi le spalle e il ventre, da afferrare e tenere salda con le mani, per evitare gli spifferi d’aria fredda.

Mi trascino alla macchinetta del caffè e meccanicamente eseguo il quotidiano rito
(drogata di caffeina… i primi giorni di ferie a casa, senza caffè, ero davvero in astinenza).

Un sorso caldogiusto. Piacevole.
Una scossa che parte dal basso, sale lungo la colonna vertebrale arrivando ai capelli e poi ridiscente smorzandosi in un soffio.

Gli occhi non bruciano più.

Viva.

Quando mi succede così

È quello che mi sento.

rispetto a ieri dopo una lunga serata

Occorre affrontare i proprio demoni uno ad uno per poterli vincere.
Facendosi male, si.
Ma capendo anche che è necessario anche per se stessi.

Per ricalibrare il quasi inferno in anticamera del paradiso.

Purgatorio di confine tra i due mondi.

6.9.07

in queste ultime due settimane la mia vita sta assumento contorni sempre più simili a quello che nel mio immaginario viene schedato alla voce "inferno".

E non è un tedesco a parlare.

Miserere, misero me, però brindo alla vita!

Il vento mi scivola di dosso in questi giorni, sollevando in aria un polverone di ricordi e domande rimaste a lungo e tutt'ora senza risposta.

Anche il Lucianone se ne è andato
e il ricordo di pezzi d'arie d'opera è ofuscato dalla canzone cantata con Zucchero, che fa parte del "cd-da-viaggio" a me tanto caro.

Ne ricordo ogni pausa, ogni accordo.

E mi ricordo, bambina, urlare a squarciagola parole che non capivo esattamente cosa significassero, quando questa canzone era uscita... Lo scalpore, la novità, l'innovazione, il sacro e il profano.


"Se c'è una notte buia abbastanza
Da nascondermi, nascondermi
Se c'è una luce, una speranza
Sole magnifico che splendi dentro di me
Dammi la gioia di vivere che ancora non c'è"

Zucchero - Miserere

5.9.07

Oggi

Trecentotrentotto post.
Due anni di blog.

Un buon blog-compleannoooo a meeeeee :)