29.7.08

il Matrimonio - il giorno - parte terza

Dopo il canto di ingresso la mamma di Orso sale sul pulpito a fare un discorso per noi sposi e ho tutto il tempo per riprendermi dalle emozioni precedenti, ascoltando le sue parole; guardo i sacerdoti e Lorenzo sull'altare, guardo i girasoli, le rose bianche e le spighe di grano con le bacche rosse, guardo le candele fatte da Elisabetta, guardo i testimoni e guarado il mio quasi marito che ha un sorriso stampato che non gli ho mai visto, sereno, felice, rassicurante come un abbraccio.

Poi la celebrazione continua con il rinnovo delle promesse battesimali.
Le letture, con i lettori felici e un pò tesi:

"wow! Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso delle mie ossa!"

"Quanto sono grandi Signore le tue opere!"

"Non ti lascerò, non ti abbandonerò mai..."

il Vangelo, letto da don Mauro "Non abbiate paura, voi!" seguito dalla bellissima predica di don Luca.

Infine eccoci li, ecco il momento delle promesse matrimoniali! Anche i testimoni vengono chiamati all'altare con lo sguardo rivolto verso di noi e verso la gente, perchè tutti vedano anche loro.

Io accolgo te come mio sposo e con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.

Temevo di piangere ancora e invece ce l'ho fatta, anche se con la voce tremante, a guardare il mio sposo negli occhi e a dirgli quelle parole.

Poi lo scambio degli anelli e la benedizione agli sposi






eccoci, siamo marito e moglie!

La tensione si alleggerisce e la messa scivola veloce: sono un pò più serena, quando sale sul pulpito il papà di Orso, con un messaggio bellissimo di Elisabetta, che dalla clausura ha voluto esprimerci la sua vicinanza nella lontananza... Altre lacrime su lacrime!

Se la mia truccatrice ci fosse stata si sarebbe messa le mani nei capelli, mentre invece il trucco nonostante il grande pianto, ha retto magnificamente per tutto il giorno! Davvero incredibile...

Poi la messa finisce, con il laudato sii del "forza venite gente", chitarre e batteria! Noi siamo seduti con la schiena girata per guardare [nella mia chiesa il coro è alle spalle in posizione rialzata] e invece cosa succede?? Il prete ci fa girare completamente anche con le sedie, sia a noi che ai testimoni, suscitando l'ilarità generale oltre ai numerosi scatti fotografici!! Finito questo momento di gioia facciamo le firme noi e i testimoni e poi corriamo a fare le foto! Con i preti, in chiesa con i genitori e i testimoni, solo noi due e poi ci prepariamo ad uscire.

Sono tutti lì ad aspettarci, ad aspettare noi e sono una moltitudine!! Usciamo un pò timorosi e veniamo invasi dai coriandoli bianchi e rossi, dalle stelle filanti e... dai mortaretti!! Mamma mia che fumo, che casino!! Poi i testimoni ci portano una bottiglia di spumante e due calici e facciamo il primo brindisi della giornata sotto una pioggia improvvisa di coriandoli a forma di stelle colorate!

Poi i saluti, i baci, gli abbracci, gli amici che non si vedevano anche da anni, gli amici di sempre, i conoscenti, la folla di persone...alla fine non ci si ricorda più chi c'era e chi no, chi si ha già salutato e chi no e alla fine scopro che alcuni non sono venuti a salutarmi per darmi tregua!

Foto, foto, ancora foto e poi, pronti, in partenza per il ristorante!

28.7.08

il Matrimonio - il giorno - parte seconda

Esco dalla camera, sono innegabilmente nervosa.
Dopo aver snocciolato a Cristiano i problemi della giornata appena cominciata, cerca di farmi sorridere e di farmi rilassare. Cominciamo con le foto: prima in soggiorno, poi sulle scale, poi alla specchiera e poi in giardino! Che bellezza, spero siano venute bene! Io giravo veloce pur avendo il tacco e Sara, Carlo ed Elena mi rincorrevano tenendo l'abito e il velo per non farlo sporcare.

Finite le foto, i parenti vanno in chiesa e noi si chiude casa. Diego è già pronto con l'auto e il tempo mi sembra stringere: sto andando a sposarmi!!

Arriviamo alla chiesa e c'è tantissima gente fuori ad aspettarmi. Don Luca esce a salutarci e ad accoglierci e fa entrare tutti. Siamo sul sagrato io e il mio papà. Gli stringo fortissimo il braccio. Poi cominciamo la navata e parte la marcia nuziale con organo e tromba: sono agitata, ho un nodo in gola, e vedo il mio Orso all'altare con un sorriso smagliante e gli occhi luccicanti che brillano solo per me. Non riesco a vedere nessun altro.

Arriviamo all'altare e mi accorgo che mio padre piange...non vuole lasciarmi andare... Orso cerca di tranquillizzarlo, ma non vuole andare a sedersi...piange come un disperato...tutte la compostezza che ha tenuto in questi mesi, si scioglie in un solo attimo lacerandomi il cuore... comincio a singhiozzare anche io, ma riusciamo ad uscire da questa situazione, andando a sederci "ognuno ai propri posti" e ascoltando il canto di ingresso.

25.7.08

Intermezzo

Rileggo quello che ho scritto, davanti ad una tazza di the fumante: mi hanno fatto notare che sono passate quasi tre settimane. E’ come se vivessi in una sorta di limbo: non riconosco il tempo e non mi ci identifico.

Cosa provo a svegliarmi al mattino con la sua sveglia per dare un bacio e girarmi pigramente nel letto per gustarmi un’altra mezz’ora? O la sera, tornando a casa, togliendo i sandali e sdraiandomi cinque minuti sul divano? Provo un senso di ineguagliabile pace e soddisfazione.

Certo, tre settimane sono poche per dire qualsiasi cosa, considerato che per 2 settimane siamo stati in viaggio di nozze. Ma ci sono, come piccoli mattoncini delle costruzioni. Qualcosa è stato messo li e c’è, è innegabile.

Ripenso a quegli attimi e mi accorgo che la cosa più bella è che sto gustando il mio essere sposa, sto gustando di avere un marito: non è stato solo per quel giorno la tenerezza, l’amore. Sto gustando questa sensazione da tre settimane e spero di gustarla ancora a lungo.

il Matrimonio - il giorno - parte prima

Cinque luglio duemilaeotto

Ore 05:00: mi sveglio. La sveglia in automatico, così presto, non preannuncia nulla di buono. Mi alzo, la casa è assopita in un sonno pesante, le finestre aperte mi consentono di vedere i primi chiarori dell’alba. Decido di scendere in giardino, cercando di fare meno rumore possibile: gli uccellini dormono ancora, le piante sono ricoperte dalla rugiada, le rose sembrano soffici batuffoli e i girasoli cominciano a stiracchiarsi. Le viti mi salutano con i loro tralci e le ginestre richiedono la mia attenzione: una lacrimuccia mi scappa, è l’ultima volta che avrò un risveglio così.
Torno in casa e… la “sorpresa”: i “problemimensilididonna” hanno avuto la simpatica idea di arrivare proprio in quel momento. Il primo pensiero è “oggimisposoporcamiseriacomefaccio!!”, il secondo è “cribbio,menomalechemierogiàmessal’animoinpace!” e il terzo “ahio…devosdraiarmi..”.
Striscio quindi fino al mio giaciglio ricadendo rumorosamente in un sonno senza sogni ne pensieri.

Ore 07:00: mi alzo per la seconda volta e striscio in cucina per farmi una camomilla: mio padre, mia madre e mio fratello si sono già alzati da un po’ e sistemano le ultime cose, mentre io mollemente mi infilo nuovamente a letto sorseggiando dalla tazza una camomilla amarissima, fino a quando, mossa dai discorsi e dal tempo che stringe, decido di alzarmi e farmi la doccia. Mi lavo, mi incremo, mi preparo e sono pronta per essere portata dalla parrucchiera! Trucco la mia mamma e poi parto.

Ore 08:00: sono dalla parrucchiera, che è in ritardo e per ingannare l’attesa e la tensione messaggio con Claire, che aspetta anche lei di sposarsi, ma nel pomeriggio!

Ore 08:20: con 20 interminabili minuti di ritardo, la parrucchiera arriva e comincia l’opera di “restauro”! Prima con la piastra mi fa i boccoli, poi sistema i capelli e infine mi trucca. Nel frattempo è arrivata la mia amica Elena che ha il compito di aiutarmi a vestirmi e prima ancora di portarmi a casa!!

Ore 09:30: con uno spaventoso ritardo (i venti minuti di cui sopra), sgommiamo a casa e mentre Elena parcheggia, io mi fiondo su per le scale. Orso mi ha mandato un bellissimo mazzo di rose rosse con un biglietto tenerissimo, ma il tempo stringe e scusandomi con il fotografo e salutando di striscio i miei testimoni, scappo in camera a vestirmi: collant, body, scarpe, orecchini, punto luce e… ma!! Il boquet!! E’ arrivato il boquet e non è come lo volevo!!! Ma santo cielo, tutte a me capitano oggi?? I fiori sono giusti, ma io volevo un boquet cascante e mi ritrovo con un boquet rotondo?? Parte una serie infinita di insulti, sotto gli occhi allibiti di mamma, Elena e Sara. Respiro profondamente ingoiando un po’ di rabbia e dico “non c’è tempo, via, il vestito!” e indosso l’abito, che si può infilare solo di testa… attenta qui, tira di la…occhio occhio! Altro disastro… Si è macchiato il vestito con il trucco! Proviamo a toglierlo a secco, proviamo a toglierlo con l’acqua…niente da fare: ho una patacca sulla gonna, anche se non si vede poi molto… Penso a mille cose, ma l’arrabbiatura almeno mi consente di non piangere. Mi concentro: lancio una sequela di insulti e sono pronta per dire abbastanza serenamente “Fa niente. Va bene così. Va bene tutto così. Oggi mi sposo e questi sono unicamente dettagli”. Respiro profondo, sono pronta per uscire dalla camera con il mio abito da sposa, il lungo velo e il boquet.

il Matrimonio - il giorno prima

Quattro luglio duemilaotto

Sveglia presto, prestissimo: la casa freme per le pulizie e tutti mi mettono ansia. La sera prima abbiamo finito di pulire casa, pulire i servizi della lista nozze, fare il letto degli sposi, chiudere casa e prendere l'abito da sposa, che resta nella camera dei miei, appeso come un bianco fantasma nella sua custodia lunga lunga.

Senso di pace, senso di tranquillità.

Mi alzo, svogliatamente faccio colazione ed esco. Giro pigramente facendo gli ultimi acquisti, rammentando le ultime cose da preparare e vado a confessarmi.

Senso di pace, senso di tranquillità.

Poi mangio, mi riposo e parrucchiera, ore e ore dalla parrucchiera: non ce la faccio quasi più, quando alla fine riesco a liberarmi e a volare a casa.
Passa Orso con il nostro autista per domani e quasi mi vede! Scompaio magicamente tra i flutti; passano Sara e Giò, passa poi Lorenzo e nel mentre addobbiamo casa con i nastri bianchi e arancio: mi sento tranquilla, un pò triste per i miei che non lo stanno prendendo bene il distacco, ma non mi lascio prendere dal nero e lascio che il sole cali, ciarlando con mamma e metendo lo smalto alle unghie sia a me che a lei.

Poi arriva qualcuno: i testimoni, alcuni amici e.. Orso! Non ci eravamo visti per tutto il giorno ed era li sotto il mio balcone, a tentare con gli altri di farmi una dichiarazione d'amore in rima! Quante risate, quanta tensione sciolta...Hanno pensato proprio a tutto questi ragazzi!

"E tu amore, cosa mi dici?" "..che sei dolce più dei litchi..."

E sulle fragorose risate di questa risposta, si va a nanna, per il grande giorno!

Prologo

Quando si torna dopo qualche settimana, non è mai semplice scrivere.
Mi ero pure proposta in viaggio di nozze di tenere un taccuino, ma non sono stata capace di descrivere tutte le emozioni per i paesaggi, i cibi e tutto il resto. Proverò qui, a puntate, a raccontare questi giorni. Forse mi ci vorrà un pò...

3.7.08

05 LUGLIO 2008


Sono un pò in anticipo, lo so, ma poi non avrò la possibilità di connettermi fino al 21 luglio... Sabato io e Orso ci sposiamo! E la taverna dell'Orsa sarà un locale fresco fresco rifugio delle idee... Vi abbraccio tutti tantissimo, grazie per avermi letta, per avermi sopportata e supportata, grazie per esserci e grazie a tutti quelli con i quali, grazie anche a questo piccolo blog, ho instaurato una bella amicizia!
Mille volte grazie e a presto!!!
OrsaLè