Quattro luglio duemilaotto
Sveglia presto, prestissimo: la casa freme per le pulizie e tutti mi mettono ansia. La sera prima abbiamo finito di pulire casa, pulire i servizi della lista nozze, fare il letto degli sposi, chiudere casa e prendere l'abito da sposa, che resta nella camera dei miei, appeso come un bianco fantasma nella sua custodia lunga lunga.
Senso di pace, senso di tranquillità.
Mi alzo, svogliatamente faccio colazione ed esco. Giro pigramente facendo gli ultimi acquisti, rammentando le ultime cose da preparare e vado a confessarmi.
Senso di pace, senso di tranquillità.
Poi mangio, mi riposo e parrucchiera, ore e ore dalla parrucchiera: non ce la faccio quasi più, quando alla fine riesco a liberarmi e a volare a casa.
Passa Orso con il nostro autista per domani e quasi mi vede! Scompaio magicamente tra i flutti; passano Sara e Giò, passa poi Lorenzo e nel mentre addobbiamo casa con i nastri bianchi e arancio: mi sento tranquilla, un pò triste per i miei che non lo stanno prendendo bene il distacco, ma non mi lascio prendere dal nero e lascio che il sole cali, ciarlando con mamma e metendo lo smalto alle unghie sia a me che a lei.
Poi arriva qualcuno: i testimoni, alcuni amici e.. Orso! Non ci eravamo visti per tutto il giorno ed era li sotto il mio balcone, a tentare con gli altri di farmi una dichiarazione d'amore in rima! Quante risate, quanta tensione sciolta...Hanno pensato proprio a tutto questi ragazzi!
"E tu amore, cosa mi dici?" "..che sei dolce più dei litchi..."
E sulle fragorose risate di questa risposta, si va a nanna, per il grande giorno!
1 commento:
e altre rime?!
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