Rileggo quello che ho scritto, davanti ad una tazza di the fumante: mi hanno fatto notare che sono passate quasi tre settimane. E’ come se vivessi in una sorta di limbo: non riconosco il tempo e non mi ci identifico.
Cosa provo a svegliarmi al mattino con la sua sveglia per dare un bacio e girarmi pigramente nel letto per gustarmi un’altra mezz’ora? O la sera, tornando a casa, togliendo i sandali e sdraiandomi cinque minuti sul divano? Provo un senso di ineguagliabile pace e soddisfazione.
Certo, tre settimane sono poche per dire qualsiasi cosa, considerato che per 2 settimane siamo stati in viaggio di nozze. Ma ci sono, come piccoli mattoncini delle costruzioni. Qualcosa è stato messo li e c’è, è innegabile.
Ripenso a quegli attimi e mi accorgo che la cosa più bella è che sto gustando il mio essere sposa, sto gustando di avere un marito: non è stato solo per quel giorno la tenerezza, l’amore. Sto gustando questa sensazione da tre settimane e spero di gustarla ancora a lungo.
1 commento:
l'ho detto io che il matrimonio è un mattone (anche se l'hai chiamato mattoncino!)...
ehehe... sorry per l'acidume! :-P
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