13.9.05

Cancellata per una password.

E’ una sensazione strana sentirselo dire.
“Ti avevo dimenticata per fare spazio alle pwd dei server che gestisco. Capisci, non ci sentivamo mai, messaggiavamo pochissimo e così, ho deciso di rimuovere dalla mia mente i cluster che contenevano i tuoi ricordi. Non ti sarai mica offesa, vero… come hai detto che ti chiami?”
Allora mi sono toccata il polso e ho contato le mie ossa e ho sbattuto la testa al muro per vedere che provassi dolore… non mi risulta che le macchine lo sappiano già fare…
Essere considerat solo uno spazio di memoria inutile perché momentaneamente non utilizzata. Scomparsa. Volatilizzata.

“Ma io c’ero! Sono stata lì, là e anche dall’altra parte!”
“sì… Ma non eri qui…” mi dice indicando il cuore.
“ma tu qui ci sei sempre rimasto…”
“sarà stata una partizione non formattata” risponde….

Cancellare qualcuno è un po’ come ucciderlo…solo, è senza spagimento di sangue...

3 commenti:

Rhiannon ha detto...

Mi ha tolto il respiro... ma le macchine sono fredde calcolatrici, il cinismo di un essere raziocinante è ben più devastante...

OrsaLè ha detto...

Hai ragione...
:*

Anonimo ha detto...

a me e' andata peggio. Per una ragione sconosciuta, il mio nick e blog e' andato ad un altro e io ho preso il suo. Lui commentava a nome mio, io mi sono accorta della stranezza e non ho scritto nulla. Oltre tutto aveva un nick che non era proprio gentile;-) ciao!
alice