8.9.05

Irrompere nel nuovo giorno

Irrompere nel nuovo giorno.
Essere lì mentre il sole sorge e ti trova e ti dice:
“Ma tu non dovresti essere qui, ne sei conscio?”
e tu invece ci sei e apri le braccia per aumentare la superficie su cui i raggi nuovi possono
scaldarti,
coccolarti…

e ti tuffi nei ricordi più dolci al sapore di miele d’acacia
quei sapori che ti restano impressi
come una voglia a forma di stella
sulla pelle bagnata dall’acqua del mare
in un giorno che non sappiamo dove sia,
in un’alba appena nata e già trasformata in giorno fatto
per poi invecchiare in un tramonto
e morire
in una notte.

Silenzio.

Il silenzio della notte che ti senti sulla pelle
come il soffio delicato di un amante giocoso…
non angosciante
non straziante,
ma delicato e premuroso di sguardi e carezze
e attimi infiniti e infinitamente carichi di colore,
magia,
sentimento…

Respiro.
Inspiro…

…Espiro.

Inspiro…

…Espiro.

E tra il primo e il secondo attimo
scorre una frazione di secondo,
tonificante come una corsa,
che riempie che rende consci della propria consistenza,
della propria massa.

Senza fretta.

Senza dolore.

Gli attimi passano veloci anche senza che noi li si insegua.

Nessun commento: