24.8.11

Lettera a una mamma con pancia abitata

<<...L'altro giorno mi hai mandato un sms chiedendomi della nuova vita da mamma e la mia risposta non deve essere stata molto incoraggiante!

Ci tengo però a spiegarti l'sms.

Come già sai, la mia bimba è nata con un parto naturale un pò complicato: sofferenza fetale e liquido tinto causa giro di cordone attorno al collo. Poi è andata in eccessivo calo di peso e un pò per quello, un pò per altro, è andata in disidratazione e le sono saliti tutti i valori di infiammazione con il rischio di problemi renali. Al contempo anche l'Orso non è stato molto bene (per fortuna si è ripreso subito). Tutto questo e gli ormoni del post parto di certo non hanno contribuito molto a farmi sentire "una buona madre".

Tornati a casa idem!

Bello allattare al seno, divino. Ma nel mio caso (ma credo valga per molti altri) questo ha comportato la rinuncia peggio che in gravidanza a mille cose:
niente cose piccanti (e ok), niente caffè (neppure il dek) o coca cola (neppure se diluita), assolutamente niente salumi o cose troppo salate e soprattutto niente CIOCCOLATO.... E' stato destabilizzante, credimi. Non è stata la pediatra a dirmi "no" a queste cose: me ne sono accorta da sola! Se voglio una bimba con poche, pochissime coliche, devo stare a "dieta" rigidissima! E non è per niente semplice...

Infine... bhe.

Infine settimana scorsa, dopo otto ore di pianto isterico incontrollabile, il rifiuto ad attaccarsi al ciuccio, al seno, al biberon, 5-6 scariche dolorosissime, con il terrore che finisse ancora in disidratazione, dopo una telefonata al reparto di pediatria, siamo andati in ospedale.

Quando mi è arrivato il tuo sms ero a letto (sempre in ospedale), con la mia bambina ancora una volta ricoverata, in un reparto in cui ti auguro di non mettere mai e poi mai piede, con una flebo attaccata sulla testa (l'unico posto dove le han trovato una vena) e avvolta nelle lenzuola per evitare che se la strappasse...

Venerdì mia figlia fa un mese di vita e ha una cartella clinica più grossa della mia! (e per fortuna niente di grave).

E' destabilizzante e deprimente e ti senti una cacca.

La mia vita è legata alla sua con doppia mandata, altro che cordone ombelicale.

Per questo dico "sapevo che sarebbe stato difficile, ma non pensavo così tanto".

Non pensavo tutto così in una volta.

Hai nove mesi per abituarti all'idea della responsabilità che ti attende, ma solo quando sei da sola con lei in braccio e te la devi cavare (la notte in ospedale sei sola, punto) ti rendi conto di quanta responsabilità hai sulle spalle e ti chiedi se ne sei davvero in grado.

Poi arrivi a non chiedertelo neanche più, è solo una perdita di tempo: guardi questo piccolo rospino addormentato nel cuscinone e anche se sei distrutta, tra fare la doccia e dormire un'oretta scegli la seconda, speri solo che da oggi in avanti stia sempre bene...

Insomma, la strada non è certo in discesa, e la mia è stata un pò in salita da subito: per fortuna ho avuto la fortuna di avere un Orso marito al mio fianco in tutto questo percorso accidentato: in due, mano nella mano, a camminare insieme come in montagna...

Un abbraccio, a te e alla tua pancia! >>

4 commenti:

Sara ha detto...

Orsa...coraggio!

E in ospedale controlla meglio: nei corridoi potresti incrociare un'anima pia vagante in stile fantasma, che si tira dietro il trespolo della flebo, perchè in stanza si rompe le palle! (io)

Libraia Virtuale ha detto...

Quello che scrivi non fa altro che confermare le cose che penso riguardo a gravidanze-nascite-ospedali.
"Ah,noi-lasciamo-il-parto-il-più-possibile-naturale-noi-non-interferiamo-con-il-rapporto-bimbo-mamma-noi-supportiamo-l'allattamento-al-seno-oddio-latte-artificiale-sacrilegio!"
Poi quando si rende necessario tagliare nessuno si decide e deve arrivare un medico della vecchia scuola a dire "Sala operatoria, subito!"
Poi quando te l'hanno scodellato in braccio diventano fatti tuoi, e per chiedere informazioni a un'ostetrica devi stanarla con una bomba carta.
Sono gli ospedali, per primi, a instillarti il germe della cattiva madre: diventano immediatamente fatti tuoi, e quando sbagli.. apriti, cielo! E sfido chiunque a fare spallucce con la tempesta ormonale che ti ritrovi dentro.

Però, piano piano migliora. Un po' come prendere la patente e, a un certo punto, accorgersi che si parcheggia meglio o che si va in autostrada senza paura.

Abbraccio, :)

Anonimo ha detto...

@Sara: ancora in ospedale?? ;) Eppoi, dai! Ti auguro di non finire ancora in PEDIATRIA :D
[anche se, con l'accorpamento dei reparti causa ferie.... :P ]

@Libraia: sebbene l'avessi letto più di una volta [ero una brava mamma etc etc...], fino a quando non mi ci sono trovata in mezzo non lo credevo così vero!!

OrsaLè

Anonimo ha detto...

Sono fiero della mia Orsa fragile/friabile ma tenace, che ogni giorno diventa più mamma!
Adoro camminare in montagna con te... ma va bene anche la pianura in questo caso! ;)

Orso marito