31.1.08

di tessere scombinate

E' tessuto garzato
con un fiocco pieno delle tue lacrime di sangue,
mia cara sposa,
quello che doni.

Un sacchetto dalla corazza di dolore,
ricolmo del più tenero degli Amori.

Non lasciare che la sofferenza blocchi la tua capacità di Amore...

Come al solito, tanti pezzi di puzzle si mettono a posto solo quando compare l'ultimo tassello...

25.1.08

oggi

Questa mattina, nel mio pensiero - non pensiero lungo il tragitto in auto verso l’ufficio, mi sono ritrovata a pensare alla neve e alle mie montagne. Ricordo che quando ero piccola, le si vedeva innevate completamente da novembre a marzo, mentre sono un paio d’anni che la pietra vince sul gelo e non è più un bianco rosato quello che si staglia davanti ai miei occhi, ma cime azzurrognole per la lontananza, del Resegone e delle Grigne.
Respiro una costante aria di stallo tra primavera ed estate, senza che l’inverno arrivi a placare le corse con la sua neve, con il suo riposo.

Riposo.
Ho le membra sempre in tensione. Anche a letto, anche alla sera. L’attività onirica è tornata a pianta stabile ogni notte, colpa del freddo, del caldo, delle mille cose da fare e no, non dei peperoni che ho abilmente bandito dalle cose da mangiare.

Vedo fiorite primule ed ellebori insieme, e le gemme fanno capolino dai rami. “Sono qui!” dicono “Sono qui e aspetto! Primavera, sbrigati!” e ondeggiano ridanciane al vento solleticante le frizzantino.

Tutto il resto è sterpaglia che attende la rinascita, in campi umidi di nebbia e fango.

Ecco la differenza tra il subire le stagioni e l’attenderle con ansia.

24.1.08

malaaaaataaaa

Stanca.
Come se non avessi dormito.
Voglia di dormire, voglia di riposare sul serio.

Voglia di te my Bear.

[un Orso è per sempre]

23.1.08

Ogni tanto Orsa,
davanti alla luna piena
muggisce un pò.

[si, sono un'accozzaglia di animali]

21.1.08

A Buba e al suo Amore

03.04.1964 - 11.01.2008
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed il mio Ovest,la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.

W.H.Auden

Credimi cara Buba, sto piangendo come un vitello...
Continuo a credere che l'Amore sia eterno però. Vive negli occhi dei tuoi figli e dentro di te.
Anche se ora sembra che sia una pianta a cui hanno tagliato le radici.
Anche se sembra che la zolla sia stata messa a marcire al sole.

L'Amore è eterno. Anche se questo vuol dire provare dolore.

[Georgia, non ci posso fare nulla. Anche se Buba è il nome di tua figlia, io ti penso così, con questo nome semplice che mi fa sorridere, anche se ora è un sorriso triste]
Mi sono accorta ora che un anno fa esatto, più o meno a quest'ora, un Orso particolare mi "strappava" una promessa di matrimonio [con data che poi è cambiata in seguito a disastri che in fondo ci hanno fatto bene e ora amo il 05 luglio!].

Da non credere!
Sono intrisa di cose da fare come una spugna.
Dalla punta dei capelli alle radici del cuore.

17.1.08

Le stagioni del sole

Guardo il mare e penso.
Penso che sono anni belli nonostante tutto quel nero che a volte compare.
Che mi mancheranno queste "stagioni del sole".
Penso che voglio godermele davvero a pieno.
Viva.

La pioggia di questi giorni lunghi, ha lasciato il posto a un sole che aveva il sapore di una primavera in arrivo e a me è venuta voglia di mare.

Allora guardo questo quadro e anche io mi siedo.
E guardando il mare
penso
per poi alzarmi e ripartire




della vecchiaia

La vecchiaia è una brutta bestia.
Ti rende più nervoso, accetti meno volentieri richieste, attese, domande.
Mi trovo ad affrontare un inizio di vecchiaia senza sapere da dove prenderla. Perchè anche se non vuoi ammetterlo, arriva. Anche se fai finta di non vederla, mentre picchietta sulle spalle dei tuoi cari, ti rendi conto che è li. Anche in forma lieve, anche sotto forma di sciocchezze.

E il prendersi cura senza far capire che lo si sta facendo, senza far pesare la cosa, a scuola non te lo insegnano. Lo si impara con gli errori.

16.1.08

io

...non sono più capace di usare i numeri in modo non "commerciale". Un 5 ha senso solo davanti all'età, altrimenti diventa - per forza - 05: davanti a una data, a un elenco a una cifra.

Lo zero anteposto è diventato per me una cifra significativa...

Il mio prof di matematica si starà ribaltando nel letto...

14.1.08

Negroamaro

Intenso profumo di terra bagnata dalla pioggia: delizioso ricettacolo di ricordi.

Ti aspetti anche di ingoiare una di quelle zolle e invece ti sorprende con una leggerezza impensata, che scompare una volta inghiottito.

Tra un calice di Negramaro e un risotto al Valpolicella (odio la panna a mantecare il risotto, ma con che cosa avrebbero potuto togliere l'acidità del mio vinodelcuore?), stanotte ho fatto ancora sogni in tecnicolor, in netto contrasto con il grigiore mattutino.

[Edit: grazie a Orso per le correzioni e per questa curiosità: l'origine del nome Negroamaro non è altro che la ripetizione della parola nero in due lingue: niger in latino e maru in Greco antico. Insomma, il nero ritorna sempre!]

10.1.08

parrucchiera dell'anima

Mancano 5 cm ai miei capelli. Chioma meno folta e più leggera. Non ce ne si accorge poi molto, riesco ancora a contorcerli e a pinzarli con il solito mollettone. Stanno precisi precisi nella stessa posizione di prima, addirittura quasi meglio. Solo che sono cinque centimetri più corti lungo tutto il perimetro.

Allo stesso modo, taglio i neropensieri e ricomincio a vivere ancora.

8.1.08

scelte...

...che condizioneranno la tua vita per i prossimi "x" anni (dove x è > di 3, si spera):

--> scegliere il colore delle pareti di casa

E' andata e sembra andata bene!

7.1.08

Grigio fuori (dentro no)

Faccio pensieri profondi mentre guido.
Se il cervello non è in pappa, e ho dormito abbastanza, l'uscita mattutina nella Brianza fredda e umidiccia di nebbia, basta a risvegliare le sinapsi e la voceinteriore. In certi attimi mi sento come se fossi in uno di quei telefilm in cui la voce del protagonista racconta in sottofondo pensieri e parole di un particolare nodo dell'intreccio.

Poi scoppio a ridere e azzero il cervello, concentrata su rotonde, traffico e qualche simpatico geniodelmale che non mette le frecce.

Quanto sto cambiando in questi mesi neppure so bene dirlo. Ma percepisco il cambiamento, misto a un fastidio non ben definito, dovuto al fatto di "non essere ancora" e allo stesso tempo "non essere più"; un disagio che non mi fa sentire "nel mio posto" in mezzo a un sabato sera come mille altri. Come se avessi cambiato forma e non entrassi più nella scatola in cui le statuine vengono riposte "in ordine", perchè ogni statuina ha il suo posto con la sua forma.

Sono fuori dall'ordine abituale delle cose, in una sorta di limbo non ben definito, in cui effettivamente potrei fare di tutto, ma nel quale non mi ci riconosco ne trovo.

E' come se fossi in una pallina di quelle con la neve e tutto fosse scombinato.

Riequilibrio.
Decantazione lenta.

4.1.08

meno male che domani è sabato

L'abbraccio della neve si è sciolto con l'acqua delle ultime ore.

Tutto torna a scivolare e scorrere come se non si fosse mai fermato in quel delirio bianco.

Devo ancora ingranare l'inizio dell'anno e faccio una fatica boia, perdo i pezzi, dimentico scadenze.

Spero di essere recuperabile.

2.1.08

tornata (che freddo)

Avvolta nella mia coperta di pile immaginaria, sorseggio un the caldo al bergamotto e guardo cadere sparuti fiocchi di neve.

Negli occhi ho ancora il mare d’inverno di questi giorni, il profumo della salsedine e il calore di un sole a 18°C che qui ci sogniamo. [il rientro è stato traumatico principalmente per questo]

Mi sono scoperta cuoca metodica e discreta, pronta a lanciarmi in ricette nuove di media difficoltà.

Buon anno a tutti quanti! E che sia per tutti voi un anno fantastico e spumeggiante!