2.2.06

Il gatto dell'Hampshire

La verità è che è da questa mattina, dal primo risveglio che sono nera ma nera d'arrabbiatura, non di depressione. Perchè sono Ariete e sono impulsiva e non ho la forza per darmi un freno (e questa cosa mi toglie anche le ultime energie residue).
Che, per la prima volta (e lo sapevo che sarebbe successo), vorrei che certe scelte non fossero state fatte, che certe persone ci fossero ancora, perchè almeno io, IO avrei potuto essere felice e serena.

Egoista.

Già. Sapevo che sarebbe successo.

Ma non è in un certo senso una scelta egoistica quella che è stata fatta da altri? "io ho scelto il mio futuro, voi arrangiatevi."? Lo so, lo so... non dovrei pensarla così, che a togliere ogni spicchio del sole della felicità sono fin troppo brava e dedita ad impegnarmi.

E allora spiegatemela ancora una volta che forma ha questa "pazienza", questo "accettare le cose come vengono, non troppo passivamente, ma nella giusta maniera", che me lo sto un pò scordando... O forse l'ho proprio dimenticato...

Oggi non ho ancora sorriso.

E ripenso a ieri sera, a quella luna particolare, che sembrava il sorriso dello "stregatto" di Alice. Non mi basta, non mi basta vedere il sorriso. Voglio la forma, la carne, la fisicità. Che sono quelle cose a renderlo vero, e non quelle labbra posticce che possono anche sembrare disegnate.

Svuoto la rabbia e prendo fiato.

E ora?

..con occhi supplichevoli sfido l'orizzonte lontano a venire ad accarezzarmi..

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per fortuna abbiamo - nell'angolo in ombra della credenza - una buona bottiglia di grappa, se no come sopporteremmo il delirio di giornate come questa?
Accompagnare con del cioccolato fondente...