Caro simpatico umorista,
che ieri hai pensato bene di infrangere il vetro della macchina di mio marito, portando via la borsa del passeggino di mia figlia, con documenti, soldi, telefono, pannolini e la tettarella preferita,
dato che il fatto è avvenuto in provincia, in un paesino di 4 anime, in un luogo tranquillo, con il vetro rotto a ridosso del cancello di casa, e che siamo stati in casa 5 minuti netti,
mi auguro che tu avessi davvero fame e che ti sia sfamato con quei quattro soldi che c'erano all'interno. E che tu abbia potuto usare i pannolini per i tuoi figli e la borsa da regalare a tua moglie, dato che una borsa beige, bianca e marrone con la scritta della marca del passeggino è già ridicola di per se.
Mio auguro davvero queste cose.
E' l'unico modo per non aver paura ad uscire di casa, e per non aver paura a starci da sola con mia figlia...
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Ultimo giorno di agosto.
Per fortuna.
Non ce la si fa più....
31.8.11
24.8.11
Lettera a una mamma con pancia abitata
<<...L'altro giorno mi hai mandato un sms chiedendomi della nuova vita da mamma e la mia risposta non deve essere stata molto incoraggiante!
Ci tengo però a spiegarti l'sms.
Come già sai, la mia bimba è nata con un parto naturale un pò complicato: sofferenza fetale e liquido tinto causa giro di cordone attorno al collo. Poi è andata in eccessivo calo di peso e un pò per quello, un pò per altro, è andata in disidratazione e le sono saliti tutti i valori di infiammazione con il rischio di problemi renali. Al contempo anche l'Orso non è stato molto bene (per fortuna si è ripreso subito). Tutto questo e gli ormoni del post parto di certo non hanno contribuito molto a farmi sentire "una buona madre".
Tornati a casa idem!
Bello allattare al seno, divino. Ma nel mio caso (ma credo valga per molti altri) questo ha comportato la rinuncia peggio che in gravidanza a mille cose:
niente cose piccanti (e ok), niente caffè (neppure il dek) o coca cola (neppure se diluita), assolutamente niente salumi o cose troppo salate e soprattutto niente CIOCCOLATO.... E' stato destabilizzante, credimi. Non è stata la pediatra a dirmi "no" a queste cose: me ne sono accorta da sola! Se voglio una bimba con poche, pochissime coliche, devo stare a "dieta" rigidissima! E non è per niente semplice...
Infine... bhe.
Infine settimana scorsa, dopo otto ore di pianto isterico incontrollabile, il rifiuto ad attaccarsi al ciuccio, al seno, al biberon, 5-6 scariche dolorosissime, con il terrore che finisse ancora in disidratazione, dopo una telefonata al reparto di pediatria, siamo andati in ospedale.
Quando mi è arrivato il tuo sms ero a letto (sempre in ospedale), con la mia bambina ancora una volta ricoverata, in un reparto in cui ti auguro di non mettere mai e poi mai piede, con una flebo attaccata sulla testa (l'unico posto dove le han trovato una vena) e avvolta nelle lenzuola per evitare che se la strappasse...
Venerdì mia figlia fa un mese di vita e ha una cartella clinica più grossa della mia! (e per fortuna niente di grave).
E' destabilizzante e deprimente e ti senti una cacca.
La mia vita è legata alla sua con doppia mandata, altro che cordone ombelicale.
Per questo dico "sapevo che sarebbe stato difficile, ma non pensavo così tanto".
Non pensavo tutto così in una volta.
Hai nove mesi per abituarti all'idea della responsabilità che ti attende, ma solo quando sei da sola con lei in braccio e te la devi cavare (la notte in ospedale sei sola, punto) ti rendi conto di quanta responsabilità hai sulle spalle e ti chiedi se ne sei davvero in grado.
Poi arrivi a non chiedertelo neanche più, è solo una perdita di tempo: guardi questo piccolo rospino addormentato nel cuscinone e anche se sei distrutta, tra fare la doccia e dormire un'oretta scegli la seconda, speri solo che da oggi in avanti stia sempre bene...
Insomma, la strada non è certo in discesa, e la mia è stata un pò in salita da subito: per fortuna ho avuto la fortuna di avere un Orso marito al mio fianco in tutto questo percorso accidentato: in due, mano nella mano, a camminare insieme come in montagna...
Un abbraccio, a te e alla tua pancia! >>
Ci tengo però a spiegarti l'sms.
Come già sai, la mia bimba è nata con un parto naturale un pò complicato: sofferenza fetale e liquido tinto causa giro di cordone attorno al collo. Poi è andata in eccessivo calo di peso e un pò per quello, un pò per altro, è andata in disidratazione e le sono saliti tutti i valori di infiammazione con il rischio di problemi renali. Al contempo anche l'Orso non è stato molto bene (per fortuna si è ripreso subito). Tutto questo e gli ormoni del post parto di certo non hanno contribuito molto a farmi sentire "una buona madre".
Tornati a casa idem!
Bello allattare al seno, divino. Ma nel mio caso (ma credo valga per molti altri) questo ha comportato la rinuncia peggio che in gravidanza a mille cose:
niente cose piccanti (e ok), niente caffè (neppure il dek) o coca cola (neppure se diluita), assolutamente niente salumi o cose troppo salate e soprattutto niente CIOCCOLATO.... E' stato destabilizzante, credimi. Non è stata la pediatra a dirmi "no" a queste cose: me ne sono accorta da sola! Se voglio una bimba con poche, pochissime coliche, devo stare a "dieta" rigidissima! E non è per niente semplice...
Infine... bhe.
Infine settimana scorsa, dopo otto ore di pianto isterico incontrollabile, il rifiuto ad attaccarsi al ciuccio, al seno, al biberon, 5-6 scariche dolorosissime, con il terrore che finisse ancora in disidratazione, dopo una telefonata al reparto di pediatria, siamo andati in ospedale.
Quando mi è arrivato il tuo sms ero a letto (sempre in ospedale), con la mia bambina ancora una volta ricoverata, in un reparto in cui ti auguro di non mettere mai e poi mai piede, con una flebo attaccata sulla testa (l'unico posto dove le han trovato una vena) e avvolta nelle lenzuola per evitare che se la strappasse...
Venerdì mia figlia fa un mese di vita e ha una cartella clinica più grossa della mia! (e per fortuna niente di grave).
E' destabilizzante e deprimente e ti senti una cacca.
La mia vita è legata alla sua con doppia mandata, altro che cordone ombelicale.
Per questo dico "sapevo che sarebbe stato difficile, ma non pensavo così tanto".
Non pensavo tutto così in una volta.
Hai nove mesi per abituarti all'idea della responsabilità che ti attende, ma solo quando sei da sola con lei in braccio e te la devi cavare (la notte in ospedale sei sola, punto) ti rendi conto di quanta responsabilità hai sulle spalle e ti chiedi se ne sei davvero in grado.
Poi arrivi a non chiedertelo neanche più, è solo una perdita di tempo: guardi questo piccolo rospino addormentato nel cuscinone e anche se sei distrutta, tra fare la doccia e dormire un'oretta scegli la seconda, speri solo che da oggi in avanti stia sempre bene...
Insomma, la strada non è certo in discesa, e la mia è stata un pò in salita da subito: per fortuna ho avuto la fortuna di avere un Orso marito al mio fianco in tutto questo percorso accidentato: in due, mano nella mano, a camminare insieme come in montagna...
Un abbraccio, a te e alla tua pancia! >>
3.8.11
Una nuova vita senza pancia abitata 1
L'attico è stato dunque abbandonato: il 26 luglio alle ore 07.05 è nata la mia piccola Orsetta! E' stato un parto lungo, dopo 2 gg di contrazioni preparatorie e la rottura delle membrane alle ore 16.00 del 25 luglio (data prevista del parto). Sono arrivata stravolta e con pochissima dilatazione che non accennava ad aumentare: epidurale e flebo di ossitocina a palla con il risultato di passare da 2 cm a 9 cm in 2 ore giuste giuste + un'ora scarsa di spinte.
Ho provato dolore, ammetto di essere anche arrivata a pensare "ma era necessario??!!", ma solo per qualche momento.
Ho provato la sensazione di essere sfinti sul serio e presi da un sonno non ristoratore, con l'epidurale (senza la quale non so come sarei uscita).
Ho provato la fredda razionalità del periodo espulsivo: una concentrazione inimmaginabile per assecondare il flusso della contrazione e soffrire quindi meno.
Ho urlato meno di quel che pensassi.
Non sono stata "posseduta" durante il travaglio.
Ho avuto paura, quando ho sentito le parole
"è tinto!! chiamo il pediatra??"
più o meno 5 minuti prima della nascita.
Idem, quando ho sentito che
nata
aveva un giro di cordone attorno al collo.
Una fifa boia,
nei 5 interminabili secondi dopo la nascita
in cui ancora non piangeva:
"piangidannazionepiangi!!"
Ho provato sollievo,
a sentire i suoi primi vagiti sommessi.
Mio marito era emozionatissimo, e io ero così razionale!
Solo un'ora dopo, smaltita l'adrenalina,
sono riuscita a chiamarla per nome e a rendermi conto che l'inquilina polletta era lì con me e mi riconosceva!
E' stata un'esperienza incredibile...
Ho provato dolore, ammetto di essere anche arrivata a pensare "ma era necessario??!!", ma solo per qualche momento.
Ho provato la sensazione di essere sfinti sul serio e presi da un sonno non ristoratore, con l'epidurale (senza la quale non so come sarei uscita).
Ho provato la fredda razionalità del periodo espulsivo: una concentrazione inimmaginabile per assecondare il flusso della contrazione e soffrire quindi meno.
Ho urlato meno di quel che pensassi.
Non sono stata "posseduta" durante il travaglio.
Ho avuto paura, quando ho sentito le parole
"è tinto!! chiamo il pediatra??"
più o meno 5 minuti prima della nascita.
Idem, quando ho sentito che
nata
aveva un giro di cordone attorno al collo.
Una fifa boia,
nei 5 interminabili secondi dopo la nascita
in cui ancora non piangeva:
"piangidannazionepiangi!!"
Ho provato sollievo,
a sentire i suoi primi vagiti sommessi.
Mio marito era emozionatissimo, e io ero così razionale!
Solo un'ora dopo, smaltita l'adrenalina,
sono riuscita a chiamarla per nome e a rendermi conto che l'inquilina polletta era lì con me e mi riconosceva!
E' stata un'esperienza incredibile...
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