A volte dovre ricordarmi di più dei libri che mi sono stati regalati.
Quei libri, come in un post di qualche tempo fa di wide, che fanno bene.
Perchè solo a prenderli in mano a volte, ti sciolgono i "perchè" i "se" i "ma" e anche la voglia di fare a cazzotti.
...No, quella forse resta, e resta anche la voglia di urlare.
Ma se ci si intestardisce su un passato che non è modificabile, l'unica cosa è avre un "qualcosa di buono", da stringersi vicino. Qualcosa che sciolga il nervosismo e ti faccia scorrere via ogni rabbia.
27.6.09
26.6.09
pensieri sparsi
Tremenda voglia di scrivere.
Il problema è che i sentimenti si sono impastati tra loro e non mi lasciano uscire niente.
Però sono abbastanza serena, anche se con il mal di gola.
Mi sento e a volte non mi sento affatto:
colpa di canzoni, parole non dette, parole dette male.
Abbandono pensieri come perdo capelli stagionali e resto intera, perdendo il pensiero ma non la sua memoria.
Amo essere sopraffatta dall'Amore per te, marito mio, che mi toglie il respiro, mi toglie la parola, mi toglie la ragione.
Il problema è che i sentimenti si sono impastati tra loro e non mi lasciano uscire niente.
Però sono abbastanza serena, anche se con il mal di gola.
Mi sento e a volte non mi sento affatto:
colpa di canzoni, parole non dette, parole dette male.
Abbandono pensieri come perdo capelli stagionali e resto intera, perdendo il pensiero ma non la sua memoria.
Amo essere sopraffatta dall'Amore per te, marito mio, che mi toglie il respiro, mi toglie la parola, mi toglie la ragione.
19.6.09
Cecco style
Oggi sono felice.
Sebbene mi sia svegliata con un mal di testa sinusale-cervicale che mi ha fatto stare poco bene fino a un paio di ore fa e che tutt'ora non mi da piena autonomia.
Sono felice perchè inaspettatamente ho ritrovato dopo 7 anni una persona a cui ho voluto un mare di bene.
A cui ho dato e tolto molto.
Inaspettatamente ripartire da zero e trovarsi amici come allora, non ha prezzo.
Sebbene mi sia svegliata con un mal di testa sinusale-cervicale che mi ha fatto stare poco bene fino a un paio di ore fa e che tutt'ora non mi da piena autonomia.
Sono felice perchè inaspettatamente ho ritrovato dopo 7 anni una persona a cui ho voluto un mare di bene.
A cui ho dato e tolto molto.
Inaspettatamente ripartire da zero e trovarsi amici come allora, non ha prezzo.
18.6.09
Ci sono persone delle quali
si capiscono più cose dagli occhi
che dalle parole.
si capiscono più cose dagli occhi
che dalle parole.
17.6.09
Umore nero.
Giornata decisamente intensa e piena di notizie.
Sensazione di non avere pieno potere.
Sensazione orrenda...
Passerà...
Giornata decisamente intensa e piena di notizie.
Sensazione di non avere pieno potere.
Sensazione orrenda...
Passerà...
14.6.09
pranzi pantagruelici
Cucinare per gli altri mi da sempre una sorta di inspiegabile felicità.
E' impagabile
pensare (un menù)
ragionare (sui gusti degli invitati, sulle quantità)
prendere gli ingredienti (perchè è difficile avere tutto in casa)
creare (creare, plasmare, dare forma, profumi, sapori)
e condividere.
E' impagabile, anche se alla fine di tutta questa tensione, con la stanchezza che piomba addosso, con i piatti da lavare, con tutto da fare tornare alla normale quotidianità ci si sente svuotati.
E' come se per ogni pranzo o cena in cui credo, per cui mi adopero, per cui anche di notte mi sogno i piatti (e avolte ho delle ottime idee), mi privassi di un pezzo di me.
Una volta pensavo fosse colpa del mio smisurato ego.
Adesso credo sia un semplice bisogno di riversare diversamente il mio Amore alle persone a cui voglio bene.
E un pezzo di cuore se ne va ancora, insieme alla crostata ai frutti di bosco, in modo un pò amaro e nero come il caffè della moka che non sono più abituata a bere, in modo un pò dolce luminoso e trasparente come il passito di moscato che scende senza che ce ne si renda conto.
E un altro...
e un altro ancora....
E' impagabile
pensare (un menù)
ragionare (sui gusti degli invitati, sulle quantità)
prendere gli ingredienti (perchè è difficile avere tutto in casa)
creare (creare, plasmare, dare forma, profumi, sapori)
e condividere.
E' impagabile, anche se alla fine di tutta questa tensione, con la stanchezza che piomba addosso, con i piatti da lavare, con tutto da fare tornare alla normale quotidianità ci si sente svuotati.
E' come se per ogni pranzo o cena in cui credo, per cui mi adopero, per cui anche di notte mi sogno i piatti (e avolte ho delle ottime idee), mi privassi di un pezzo di me.
Una volta pensavo fosse colpa del mio smisurato ego.
Adesso credo sia un semplice bisogno di riversare diversamente il mio Amore alle persone a cui voglio bene.
E un pezzo di cuore se ne va ancora, insieme alla crostata ai frutti di bosco, in modo un pò amaro e nero come il caffè della moka che non sono più abituata a bere, in modo un pò dolce luminoso e trasparente come il passito di moscato che scende senza che ce ne si renda conto.
E un altro...
e un altro ancora....
8.6.09
senza parole
Cerco le parole da dirti quando ti vedrò stasera e non ne trovo.
Forse per questo ti sto scrivendo.
Perché qualsiasi parola ti potessi dire sarebbe inutile e fuori luogo e ho la presunzione che invece, scritta, assuma un significato meno banale.
Ho acceso il telefono alle 07:30 questa mattina e sono rimasta impietrita davanti alla cassettiera della camera matrimoniale.
Posso solo immaginare il tuo dolore, il tuo senso di assenza, di perdita; e se penso al male che fa a me pensarti così, immagino anche la voglia di urlare che ti si blocca dentro.
Fuori piove e fa freddo, giugno balzano.
Penso a quando ci siamo conosciute a Monza, mi sembra passata un’eternità; penso a quanta vita è passata tra di noi, prima di ritrovarci qualche mese fa e penso che le cose non succedono a caso.
Se fumassi credo sarebbe il momento di accendere una sigaretta.
Guardo il grano mosso dal vento come onde del mare e tormentato dalla pioggia e mi sento come se fossi una di quelle spighe, come se lo fossimo tutti: nasciamo, cresciamo, siamo soggetti al caldo tepore del sole, all’arsura, al vento caldo e a quello gelido, ci muoviamo insieme, alzando e abbassando il capo, oppure possiamo scegliere di farlo da soli e nessuno di noi potrà venire meno alla falce prima o poi.
Forse è una cosa che può sembrare triste, perché ci si chiede quale è allora il senso allora di questa vita infondo uguale per tutti; ma il senso c’è. Tuo padre, tua madre, hanno dato la vita a te e a tuo fratello. Si sono amati incredibilmente tra di loro, hanno amato voi e hanno sicuramente fatto del bene ad amici, parenti, e magari anche ad estranei, fosse anche solamente il “tenere la porta aperta” per qualcuno che era dietro di loro ad un ingresso. Nella sua vita tuo padre è sicuramente più volte “morto per dare frutto”, rinunciando, scegliendo, mettendo il bene degli altri prima del suo, anche il tuo bene. E questo amore che ti ha plasmata forse inconsapevolmente, e in parte ti ha resa quello che sei diventata: une bellissima persona, forte (anche se adesso ti sembrerà di no), che ha voglia di vivere, sognare e amare.
Tuo padre è in te.
E ci resterà per sempre, cicatrice indelebile da cancellare e che farà male anche a distanza di anni. E quello che puoi fare adesso per lui, è vivere. Vivere tutti i mondi, i sapori, i profumi che non potrà vedere se non attraverso di te; vivere cercando di tornare a sorridere, ad amare, ad avere speranza.
Anche se adesso queste parole ti sembreranno inutili.
Anche se queste parole senz’altro non risolvono niente.
Anche se non so se avrò il coraggio di dartele, perché mi sembrano stupide.
Anche se vorrei fare di più che dirti quattro frasi e darti un abbraccio…
Ci sono.
Quando vuoi.
Forse per questo ti sto scrivendo.
Perché qualsiasi parola ti potessi dire sarebbe inutile e fuori luogo e ho la presunzione che invece, scritta, assuma un significato meno banale.
Ho acceso il telefono alle 07:30 questa mattina e sono rimasta impietrita davanti alla cassettiera della camera matrimoniale.
Posso solo immaginare il tuo dolore, il tuo senso di assenza, di perdita; e se penso al male che fa a me pensarti così, immagino anche la voglia di urlare che ti si blocca dentro.
Fuori piove e fa freddo, giugno balzano.
Penso a quando ci siamo conosciute a Monza, mi sembra passata un’eternità; penso a quanta vita è passata tra di noi, prima di ritrovarci qualche mese fa e penso che le cose non succedono a caso.
Se fumassi credo sarebbe il momento di accendere una sigaretta.
Guardo il grano mosso dal vento come onde del mare e tormentato dalla pioggia e mi sento come se fossi una di quelle spighe, come se lo fossimo tutti: nasciamo, cresciamo, siamo soggetti al caldo tepore del sole, all’arsura, al vento caldo e a quello gelido, ci muoviamo insieme, alzando e abbassando il capo, oppure possiamo scegliere di farlo da soli e nessuno di noi potrà venire meno alla falce prima o poi.
Forse è una cosa che può sembrare triste, perché ci si chiede quale è allora il senso allora di questa vita infondo uguale per tutti; ma il senso c’è. Tuo padre, tua madre, hanno dato la vita a te e a tuo fratello. Si sono amati incredibilmente tra di loro, hanno amato voi e hanno sicuramente fatto del bene ad amici, parenti, e magari anche ad estranei, fosse anche solamente il “tenere la porta aperta” per qualcuno che era dietro di loro ad un ingresso. Nella sua vita tuo padre è sicuramente più volte “morto per dare frutto”, rinunciando, scegliendo, mettendo il bene degli altri prima del suo, anche il tuo bene. E questo amore che ti ha plasmata forse inconsapevolmente, e in parte ti ha resa quello che sei diventata: une bellissima persona, forte (anche se adesso ti sembrerà di no), che ha voglia di vivere, sognare e amare.
Tuo padre è in te.
E ci resterà per sempre, cicatrice indelebile da cancellare e che farà male anche a distanza di anni. E quello che puoi fare adesso per lui, è vivere. Vivere tutti i mondi, i sapori, i profumi che non potrà vedere se non attraverso di te; vivere cercando di tornare a sorridere, ad amare, ad avere speranza.
Anche se adesso queste parole ti sembreranno inutili.
Anche se queste parole senz’altro non risolvono niente.
Anche se non so se avrò il coraggio di dartele, perché mi sembrano stupide.
Anche se vorrei fare di più che dirti quattro frasi e darti un abbraccio…
Ci sono.
Quando vuoi.
3.6.09
DEsideri
Rotolini di zucchine grigliate e formaggio fresco.
Spiedini mozzarella e ciliegini.
Salame nostrano e Lardo con pane alle olive [o focaccia al rosmarino].
- Lambrusco di Sorbara -
Risottino "sorpresa" alle verdure.
Arrosto di vitello alla Bear.
Zucchine fritte e patate al forno.
- Prosecco della Valdobbiadene con fermentazione in bottiglia -
Sorbetto al limone.
Crostata di frutti di bosco con crema al cioccolato.
Spiedini di frutta.
- Passito moscato -
Caffè con amaretto.
- Digestivo -
Ho una voglia matta di cucinare tutto questo.......
Spiedini mozzarella e ciliegini.
Salame nostrano e Lardo con pane alle olive [o focaccia al rosmarino].
- Lambrusco di Sorbara -
Risottino "sorpresa" alle verdure.
Arrosto di vitello alla Bear.
Zucchine fritte e patate al forno.
- Prosecco della Valdobbiadene con fermentazione in bottiglia -
Sorbetto al limone.
Crostata di frutti di bosco con crema al cioccolato.
Spiedini di frutta.
- Passito moscato -
Caffè con amaretto.
- Digestivo -
Ho una voglia matta di cucinare tutto questo.......
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