Avresti potuto scivolare lentamente fuori dalla nostra vita.
In punta di piedi, diminuendo poco a poco la dose.
Invece hai scelto il distacco completo e lo hai scelto da tutti.
Mi sono sentita sola come in un lutto.
Sentirsi dire che questi otto anni di amicizia, forse, sarebbe stato meglio non ci fosero stati, con tutte le esperienze, le gite, le cavolate fatte insieme... e oltre a me, con tutti "gli altri", è stato come venire pugnalati.
Come il rumore che fa un lenzuolo che viene strappato per farne stracci.
E io ero il lenzuolo.
E gli stracci li hai usati per farne molotov per incendiare e cancellare sia il bello che il brutto di questo tempo.
E la cosa peggiore
è che non hai saputo dirmi perchè; non hai saputo addurre motivazioni.
Non ti abbiamo fatto niente, non ti abbiamo delusi.
Semplicemente
eri stanco di tutti noi e volevi vivere diversamente la tua vita.
E non riesco a fare a meno di pensare che mi hai mentito.
Perchè quando ti ho chiesto di fare il testimone, sapevi cosa significava per me.
E dal giorno dopo il matrimonio sei scomparso.
Da tutti.
Ma in realtà, questa cosa la covavi dentro da chissà quanto...
Speravo che la nostra amicizia ne fosse immune.
1 commento:
Potrei ricalcare queste parole e incollarle sul mio blog.
Ad esclusione del matrimonio, beninteso.
Un abbraccio, Lè...anche quando non ci sono motivazioni plausibili nè scusanti, anche quando l'unica risposta è dire "mi ha mentito" ma anche solo il pensarlo in relazione ad un amico fa male.
Un abbraccio, sì.
Sa'
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