I balconi sono diventati invernali. Ve ne siete accorti? Tolti i gerani, tolti i vasi che coloravano le facciate sporche, tolti quasi del tutto i panni stesi al sole nel fine settimana, che il sole non scalda più abbastanza da lasciare i panni caldi e profumati di ariabuona.
Ieri mi sono incantata alla finestra mentre vedevo, nell'ultimo campo a lato di casa mia, arare.
Questo trattore enorme, rivoltava le zolle con la stessa facilità che si può avere a tagliare un foglio di carta con un coltellino.
E minuto dopo minuto appariva poco per volta una terra nuova, color cioccolato fondente, terra che dà tanto da fare e poco raccolto, ma terra bella e aperta alla "vita", con zolle morbide e docili, in attesa del riposo invernale.
Nebbia, ti aspetto.
2 commenti:
Mi ricorda la poesia del Pascoli, se non erro, in cui si racconta di questo campo che cambia colore con l'aratura... un po' il cammino della vita con i suoi continui cambiamenti...
Mi piace la nebbia, tranne quando devo andare in macchina, e il perdersi dentro è isolarsi dal resto da strane sensazioni :)
Sai che non ricordo se è Pascoli... Ce ne è pure una di D'Annunzio mi pare... ricordi decisamente annebbiati...
;)
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