18.4.16

Ultimamente le parole sono come un gatto arruffato che non vuole uscire dalla sua tana se non per brevi frasi scritte su un morbido taccuino nero che ho in borsa.

Oggi è il giorno del compleanno di O.
Ho visto una sua foto pubblicata e mi è venuto da piangere, perché non me lo ricordavo più quanto era bella quando stava bene. Quanto era elegante e con i capelli sempre in ordine.

Fuori piove, c'è il temporale.
Dentro uguale.

La luce è surreale, se solo ci vedessi meglio, se solo non avessi la febbre, sarebbe da alzarsi e fare una foto a questo stendino, alle piastrelle troppo colorate, ai fiori del giardino.

Invece vegeto. E scrivo come d'Annunzio, senza guardare. Rileggerò poi.

Cerco musiche per accompagnare i miei pensieri e non ne trovo, oggi.

Ho bisogno di Sentire i colori di un arcobaleno che mi dipinga il viso e i capelli  e scenda a riempirmi il ventre di Gioia.

Ho bisogno di una Musica che mi faccia vibrare le corde dell'anima, di mani attente che mi suonino come un violoncello (mi sono sempre immaginata di essere un violoncello, come strumento musicale).

Ho bisogno di ritmo.

Per cominciare, dopo più di un anno, ho ricominciato a portare l'orologio. Non per essere schiava del tempo che corre, ma per sentire il suo confortante battito regolare e il suo peso sul polso, che non è più un giogo, ma un abbraccio.

Le nuvole corrono, i cambiamenti si susseguono così velocemente!

Ho bisogno di un mio ritmo,
di una mia musica,
di un mio arcobaleno.

E magari ci metterò anche qualche bolla di sapone

1 commento:

ziacris1 ha detto...

Orologio e bolle di sapone, per sentirla vicina e sentire la sua guida come hasempre fatto, come ti ha insegnato. forza Orsa, anceh questa passerà