1.2.13

Ho 2 occhi color sottobosco, furbi e indagatori, sotto forma di Orsetta 18mesenne che ieri hanno visto per la prima volta la magia dello zafferano-che-colora-le-cose (è stata la prima volta che glie l'ho mostrato, lo ammetto): vederla mangiare il risotto giallo, come tradizione Brianzola vuole, l'ultimo giovedì di gennaio, è stato bello e decisamente importante (per me). E' stato un altro mattoncino di quelle "tradizioni di famiglia" che cerco di portare avanti e di far piacere anche a lei.

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Figlia, la chiamo ogni tanto, qui e anche nella mia testa.
A volte mi sono chiesta perchè non con il suo nome.
Poi finalmente ho riletto Hemingway e mi sono ricordata di questo modo di chiamare, che mi è rimasto impresso nella pelle.

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E la Amo, non sapete quanto,
anche se è una testona, anche se ha un carattere forte, anche se è una che un pò se la lega al dito.
Perchè mi bacia con tutta la passione che può una bimba,
perchè mi chiama incessantemente "mammaa", che per lei è un mantra infinito (e a volte sfiancante da sentire).
Perchè, diamine, capisce tantissimo.

Perchè è l'Orsetta di casa, con gli occhi color sottobosco, il cuore grande e il sorriso solare.

2 commenti:

° ha detto...

Amore bello!
Ps. Questa dell tradizione me la devi spiegare, e se posso, l'adotto anche per noi :)
Wide

ziacris1 ha detto...

ma che brava....bravatu a trasmetterle le tradizion e brava lei con gli occhietti curiosi e gli abbracci a mamma