La prima volta che ho sentito questa canzone è stato quasi 10 anni fa e la rabbia mi navigava dentro ancora libera si fare come pirati nei mari pieni di galeoni: disastri.
C'è un momento e un luogo preciso che ricordo, ma non riesco a focalizzare esattamente nel tempo: eravamo andati a sentir suonare amici di amici (forse addirittura "di amici") che facevano un pò questo genere; era tipo venerdì sera e la settimana lavorativa era stata un devasto, il locale faceva schifo, la birra era annacquata, io volevo solo andare a casa. Poi hanno cominciato a suonare cose "così così" e improvvisamente parte questa canzone: sono scattata in piedi e ho cominciato a muovermi e poi a cantare e poi a urlare e a far uscire tutto, tutto davvero. In mezzo alla massa che pogava, che si muoveva all'unisono, che urlava, anche io ero una parte del tutto.
Alla fine avevo un senso di liberazione, leggerezza e benessere euforico che era anche un pochino inquietante.
Non ho più cantato questa canzone, e sono passati almeno 4 anni: ecco, adesso vorrei poterla urlare ancora, ma temo che la mia Orsetta si spaventerebbe.
E' da giorni che volevo scrivere un post sulla mammità, sulla difficoltà di non potersi permettere di stare a letto ammalate, sul fatto che è quasi una settimana che mi trascino gastroenterite trasformatasi in febbricola malefica, trasformatasi in tosse fastidiosa e febbre che sale e scende a suo piacimento, trasformatasi in mezza cistite. Ecco.
Volevo scrivere della fatica di smettere di allattare, del dolore egoistico che ho provato.
Ma, dopo la seconda notte consecutiva dove ho dormito 4 ore, l'unica cosa su cui riesco a scrivere è questa canzone: d'altronde, spesso e volentieri, nella mia vita ho scelto l'arrabbiatura piuttosto che lasciarmi andare.
Passerà, e vi ammorberò ancora con la mammitudine.
http://www.youtube.com/watch?v=HrQsGeKN6qk
28.2.12
16.2.12
Frase che mi continuo a ripetere da oggi
"...E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita..."
Sì, ma solo questo pezzo.
Il resto della canzone no.
Passerà anche questa.
9.2.12
Cose importanti
Ricorderò per tutta la vita la settimana abbondante di co-ricovero con la mia Orsetta in un reparto di pediatria. I volti, la sofferenza, il dolore.
Ecco, io non oso neppure immaginare come debba essere un reparto di pediatria oncologica.
A me non hanno chiesto in prima persona di pubblicizzarlo, ma ritengo di doverlo fare:
la FIAGOP onlus (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica) organizza a Roma, il 17 e 18 Febbraio 2012, la X Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile. Dal 3 al 20 Febbraio sarà possibile donare 1 euro inviando un SMS al numero 45593 da cellulare personale (TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobie, CoopVoce) – 2 euro chiamando da rete fissa (Telecom Italia, Fastweb, TeleTu) per finanziare il progetto “Supporto Psiconcologico in Pediatria”
Sostieni i bambini e gli adolescenti colpiti da tumore e le loro famiglie!
Potete trovare maggiori informazioni a questi link:
http://www.fiagop.it
http://www.facebook.com/pages/Fiagop-Onlus/245145278881605
E se volete, pubblicizzatelo anche voi.
Ecco, io non oso neppure immaginare come debba essere un reparto di pediatria oncologica.
A me non hanno chiesto in prima persona di pubblicizzarlo, ma ritengo di doverlo fare:
la FIAGOP onlus (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica) organizza a Roma, il 17 e 18 Febbraio 2012, la X Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile. Dal 3 al 20 Febbraio sarà possibile donare 1 euro inviando un SMS al numero 45593 da cellulare personale (TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobie, CoopVoce) – 2 euro chiamando da rete fissa (Telecom Italia, Fastweb, TeleTu) per finanziare il progetto “Supporto Psiconcologico in Pediatria”
Sostieni i bambini e gli adolescenti colpiti da tumore e le loro famiglie!
Potete trovare maggiori informazioni a questi link:
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http://www.facebook.com/pages/Fiagop-Onlus/245145278881605
E se volete, pubblicizzatelo anche voi.
Quante Primavere hai addosso?
5.2.12
Con questa nevicata di tre giorni, ho potuto realizzare uno dei sogni che avevo fin da bambina: stare a letto mentre nevica e guardare fuori dalla finestra mentre i fiocchi si inseguono rotolando giù dal cielo.
Mentre il povero gelsomino medita vendetta, la magnolia stellata si è rinvigorita come se quella neve tanto attesa per dissetare le sue radici, fosse la promessa di una primavera "imminente" pronta a dissetare la sua voglia di fiorire.
L'Orsetta è uno spettacolo: guarda fuori dalla finestra chiedendo di uscire e, una volta fuori, indica casa perchè vuole rientrare (e fa una faccia tra il perplesso e l'imbronciato che non vi dico) ! Chissà cosa vede esattamente e cosa capisce!
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