22.5.06

Venerdì' notte

La magia
del silenzio che non chiede niente.
Quella sorta di momento statico
in cui sembra che tutto sia fermo.
Niente rumori
qualche stella
il sussurro del vento tra le fronde della betulla
ai cui piedi eravamo acciambellati
insieme
senza dire niente
stupiti dal momento irripetibile
illuminato soltanto
a intermittenza
da una lucciola tra i fili d’erba.


Mi sentivo come il Faust… Se solo avessi potuto fermare l’attimo…

Periferia della quasi-megalopoli. Quando potrà mai ricapitare un’occasione simile?
Ecco, il mio cuore ha fotografato queste immagini da rivivere alla prima notte insonne e tesa.
Sorrisi
Amore
e Pace interiore.

Nessun commento: