Il vento ha usato i miei capelli come ordito
e come trama salsedine, sole e sabbia in parti uguali.
Ha sciacquato la mia anima nei gorghi d'acqua salata,
fatto impacchi di alghe alle ferite ancora aperte e doloranti.
Ha aiutato la mia pelle a cambiare colore, per la prima volta in tanti anni.
E con la pelle, altro è mutato, mentre sulla riva del mare di mattina presto, attendevo notizie di cari e amici sparsi per il centro italia, il giorno del terremoto.
E non lo so dire con esattezza, cosa sia successo, ma un mutamento è in atto e non lo so chiamare per nome.
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