E' buio la mattina quando esco di casa.
E' buio la sera quando rientro.
Buia è una parte di anima che non mi fa scrivere, che non si lascia interrogare, che vegeta.
Non è che la mia vita sia buia, intendiamoci: non abito più il tunnel arredato di qualche anno fa.
Ho una teppa colorata con le sue mille domande esistenziali, ho tutto quel che posso volere e anche Pdor vegeta tranquillo, cullato dal mio andirivieni.
Ma c'è una parte di me,
quella che improvvisamente specchiandomi in una vetrina mi mostra gli anni che porto (e non sono poi molti, ma sono più di quelli che mi sento), mi chiede il conto delle azioni, degli affetti, degli addii.
E' quella parte che mi ha tormentata, per la prima volta da che ricordo, durante il giro dei miei cari e amici al cimitero: invece di uscirne "in pace", come sempre, sono uscita frastornata e con una voragine al posto del cuore.
Devo trovare un pò di tempo per metabolizzare.
1 commento:
tempo e silenzio è quello che serve pe elaborare e metabolizzare, capire e comprendere
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