25.7.10

Da Perledo, guardando il Lago

Cosa cambia? Niente.
E il lago si increspa.

Cosa cambia? Tutto.
E il lago si increspa ancora.

E' tutto un andirivieni di fare e disfare, un ciclico eterno ritorno che instilla dejavù e sapori già noti.

Sono il vento che accarezza le vette,
sono il vento che scompiglia le acque,
sono il vento che sconvolge i piani di volo dei gheppi
sono il vento che turbina roteando su se stesso
e virando all'improvivso solleva tovaglie, bicchieri e sottane.

Nasco, scompaio, riappaio.

Vivo.

Chi è capace di tenermi?

5 commenti:

Marinz ha detto...

Che strano!!! Non mi compaiono più gli aggiornamenti del tuo blog e pensavo ti fossi presa un momento di "riposo" :o)

Per il cammino mi rimangono liberi il 4 e il 12, ho scelto quest'ultima :P

Un sorriso :)

widepeak ha detto...

che bel post. sono parole tue tutte? sono bellissime

OrsaLè ha detto...

@Mariz: vada per il 12! :)

@Wide: *arrossisco* sì, sono tutte mie... sono immagini che mi hanno trafitta ieri mentre ero sul lago di Como...Grazie!

OrsaLè

arry ha detto...

Immagina d'esserci dentro, al vento. di volare con lui. Orza. Ti serve una vela. e un barchino attaccato sotto di essa.

arry

ziacris ha detto...

il vento fa miracoli, come è tanto bravo a scompigliare i capelli e i pensieri, è anche tanto bravo a rimettere tutto a posto