Questa mattina ero spalmata sull'asfalto.
Per raccogliermi mi si doveva raschiare con il cucchiaino.
Sono mesi che fisicamente sono uno straccio.
Sono stanca di avere la febbre che sale improvvisamente,
sono stanca di bombarmi di farmaci,
sono stanca di non capire cosa cavolo ho.
Poi leggo altrui sorti, molto peggio della mia e invece di regire crollo.
Piango,
Piangopiangopiango.
E non c'è stato altro da fare se non arrotolarmi sulle gambe del mio paziente Orso-marito, anche se solo virtualmente e sedimentare.
La Wide ha pubblicato una bella poesia di John Keats che vi invito a leggere: personalmente l'ho stampata e ora la porto con me.
A volte la Speranza va invocata, chiamata a gran voce.
A volte, e questo almeno è il mio caso questa volta, bisogna togliersi le bende che ci impediscono di vederla.
Non sto "BENE" nel pieno significato del termine.
Ma sicuramente ho le ferite pulite e ben medicate.
3 commenti:
Amica mia ,permettimi di chiamarti così anche se non ti conosco,so che a volte la paura ci attanaglia e ci rende schiavi.Viviamo in un'epoca di paure eppure non abbiamo imparato a conviverci e forse non impareremo mai.Siamo fatti per vivere,amiamo la vita e nel nostro cuore c'è l'idea dell'eternita.Io come te vivo affrontando le mie paure,per me e per i miei figli,ma non lascio mai la speranza che domani sarà migliore di oggi e se non sarà domani ,sarà domani l'altro ...dopo il buio arriva sempre la luce.Spero che tu guarisca presto, auguri.
Ciao, arrivo dal Blog di Anna Lisa, dal blog di Wide, dal blog del karma...
in questi giorni non ci sono parole per descrivere l'ansia che ci ha attanagliate, tutto sembra insulso dall'altro pomeriggio, tutto ha perso splendore, il nostro equilirio è di nuovo in bilico
Orsetta, però tu devi stare meglio, devi capire cosa c'è che non va e risolverlo, non ti posso pensare così abbattuta, mi fa male. mi raccomando, prenditi cura di te, riposati un po', eh?
mi raccomando!
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