26.7.09

grappe e orse

E' un periodo un pò particolare quello che sto vivendo, dove lunghi silenzi servono per meditare tutte le cose che accadono, dove la luce della mia giornata è quella negli occhi di mio marito, alla sera.

E' la luce nella quale posso permettermi di essere ombra che si allunga per l'arrivo del crepuscolo, senza essere un volto o delle parole per cui rendere conto, perchè lui conosce già entrambi e ne capisce il mutamento.
La taverna ne risente, ma solo perchè non voglio che si riempia di inutili sproloqui da rileggere a distanza di tempo. La taverna è la cronaca della mia vita, ma questa parte della mia vita vorrei solo che scolorisse da sola come le fotografie digitali stampate sulla carta patinata a basso costo: perdono colore giorno dopo giorno, alba dopo alba, non come se non ci fossero state, ma solo come cose che perdono l'importanza, il colore, il potere di ferire e tagliare.
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Quindici giorni e sarò al mare, ancora quindici giorni! E potrò giocare con la sabbia, camminare all'alba sul bagnasciuga [Orso, fai finta di non aver letto ; ) ], e vivere senza scadenze e riprendermi il gusto della mia vita!
E' come se la mia vita fosse una magnifica grappa di mosto, barricata in botti di ciliegio.
Di questo ne sono convinta e conscia.
Allo stesso tempo è come se non mi venisse servita in maniera corretta!
A volte viene versata in un bicchiere per l'acqua, troppo aperto, che me ne fa sentire ogni sapore ma me ne fa perdere ogni profumo.
Altre volte viene servita in un bicchiere troppo stretto, facendomene annusare ogni minima sfumatura ma non il sapore, perchè l'alcool resta intrappolato e vince ogni altro gusto.
Voglio un bicchiere giusto per ogni momento della mia vita, per gustarla con tutti e 5 i sensi.
Voglio tornare a gustarmi!

2 commenti:

arry ha detto...

ok, ok... ma la grappa non la servi al bancone della taverna dell'orsa?

Anonimo ha detto...

Bè ma è proprio lo stagionare molti anni in una botte di ciliegio che rende il "succo di vinacce" ottima grappa...
Vedila così.
É perchè c'è stato quel lungo periodo di riposo e costrizione che la grappa è forte, corposa e bruciante.
C'era anche un tizio che amava dire che "se il chicco di grano non muore non può portare frutto" forse era abituato solo a vedere sempre il lato positivo delle cose.
Ti auguro di non desiderare le vacanze come tempo di ripresa della tua vita, ma di gustare ogni giorno, con pazienza e con umiltà, come attimo in cui già sei grappa... e se trovi sempre bicchieri non adatti... pazienza! Il contenuto non cambia.