19.10.16

di scrittura e di fotografia

Ieri in un lungo post su facebook, il mio amato Cesare Cremonini spiegava come avesse tentato più e più volte di utilizzare i video o la fotografia sotto mille forme per comunicare,

"Ma alla fine, la cosa che mi piace, che mi pare possa poter suscitare qualcosa che vada oltre il nulla, è scrivere. Ovunque si riesca.
Scrivere. È meglio"
Post di Cesare del 17/10/2016

Ho sorriso: una volta avrei detto che aveva ragione e che le parole scritte sovrastano qualsiasi immagine, visiva o uditiva; nell'ultimo anno però sono cambiate tante cose e venire in contatto con persone che esprimono emozioni e vissuti in fotografia mi ha fatta cambiare.

Ognuno ha la sua "lingua" (e non intendo certo l'idioma), quella con cui riesce a comunicare meglio e non c'è un valore assoluto, una che sovrasta in tutto e per tutto le altre.

Di certo ognuno ne ha una che sente più sua per comunicare: io non sarò mai una fotografa eccelsa, ma sto comunque imparando ad apprezzare chi esprime concetti / vissuti / emozioni con la fotografia, come ho imparato ad amare da piccola, chi queste cose le metteva su tela.

Quanto è ampia la sfera della comunicazione! Quanto è bello non restare fossilizzati!


E tu ai sogni ci credi?

"E tu ai sogni ci credi?" Cita una nota pubblicità, da qualche anno.

"Certo, io sì che ci credo ai sogni. Ci credo tantissimo", ha detto l'Orsetta, rispondendo ad alta voce qualche giorno fa, lasciandomi basita.

Basita per la risposta a una domanda che si sente sempre guardando la pubblicità, ma a cui non si da risposta.

Basita per la convinzione con cui ha dato la risposta.

Basita perché mi sono trovata a pensare se io ai sogni ci credo, e ho trovato una risposta dura, come un arido campo desertico in cui passano solo sterpaglie secche portate da un vento troppo forte e troppo freddo.

Che bella la sua età, in cui è più semplice credere ai sogni.
Che triste la mia situazione, in cui la razionalità ha sepolto i sogni sotto strati di asfalto e cemento.

Non è questione di età, ma di stato mentale. Me ne sto sempre più rendendo conto.

E l'Orsetta con le sue zampine piccine, ha scavato nella mia arida terra e ci ha messo un semino. Piccolo piccolo ma forte. E ogni giorno lo annaffia con la sua speranza e la sua fiducia nei sogni.

Chissà che non riesca a tornare a sognare davvero a poco a poco, anche io.