29.1.09

In questi giorni, settimane oramai, vivo nascondendomi dallo scrivere.
Mi pongo domande a cui non voglio trovare risposte, o fuggo dalle domande stesse, nell'eterno conflitto interiore che bene o male tutti si vive.

Dopo l'ennesima batosta di oggi però (meno di un mese, meno di trenta giorni di vita e sorrideva scherzava E NON AVEVA NIENTE DIO MIO. NIENTE.), mi sono detta che era il caso di riversare un pò di nero qui, che la mia anima era già troppo inquinata.

Sconsolata vedo il passaggio di molte vite accanto alla mia e i ricordi piacevoli lasciano il passo all'amarezza del momento, creando una sorta di sapore dolceamaro da buttare giù tutto d'un fiato.

La mancanza.
L'assenza.
La lontananza.
La partenza.
La fine.

Sono parole e immagini buttate sulla scrivania a casaccio e ogni tanto ne ritrovo una o l'altra o l'altra ancora.

Mi sento come se la mia anima fosse come un motore su di giri che però non riesce a cambiare marcia: continua il suo cammino, urlando le sue richieste e verità, rischiando di fondere.

Nutritemi di positività.
Per favore.