Amare sempre è difficile come trattenere a lungo il respiro.
Nonostante tutto ci voglio provare.
28.9.06
27.9.06
Partire o restare?
Accarezzo le linee sottili e i cambiamenti di direzione.
Resto a guardare, lo ammetto,
ma non è così semplice scegliere.
Resto a guardare, lo ammetto,
ma non è così semplice scegliere.
18.9.06
come me nessuno mai così
"I ricordi li vivo così, come un paragone di situazioni e colori, sensazioni e sapori...Associo e gusto, ricordo e vivo... Nella mia mente tu per me sei pane caldo e vin brulè."
Trovare il proprio link salvato in questo modo, genera affetto e un pizzico di commozione. Ho aiutato a generare un "mostro": il mio fratellino di cuore e non di sangue... ma si sa, i legami si creano come le torte... Per miscela e amore.
Trovare il proprio link salvato in questo modo, genera affetto e un pizzico di commozione. Ho aiutato a generare un "mostro": il mio fratellino di cuore e non di sangue... ma si sa, i legami si creano come le torte... Per miscela e amore.
paranoie pizzose e inutili (forse)
Chi sei Orsa?
Questa domanda ha fatto capolino in questi giorni parecchie volte nella mia mente, colpa dello stress che mi sfregia anche il volto con un bell’erpes sopra il labbro e che mi ricorda che dovrei dare corda e rilassarmi ogni tanto, o forse colpa del ciclo mensile e dei soliti ormoni che salgono e scendono a picco a loro discrezione creando un down-di-morale tendente alla depressione.
Ho pensato anche di non aver vissuto a pieno questi anni di vita. Di non aver fatto molte cose, di essermele perse o lasciate passare via di lato. Ho pensato di avere dei rimpianti perché non ho avuto quella felicità lì, data proprio da quella cosa particolare che non ho gustato ne assaporato: ne ho avute di paranoie inutili in questi giorni.
Chi sei Orsa?
Questa domanda ridonda fuori da me sulle labbra di altre donne e non una, ma due o tre (naturalmente ponendo il loro nome e non il mio a questo fastidioso questio) che forse si accompagnano ai miei stessi “disagi mensili” o forse non hanno la forza di riconoscere il percorso che hanno fatto, il punto da dove sono partite e dove sono arrivate, ma una cosa fatta ad ampio spettro, non un semplice “ero in A e sono in B. Ma B è sperduto chissà dove”, ma un “ero in A poi sono andata in A zero, poi in A1 etc. etc. ..”. E’ difficile, lo ammetto tirare le somme, ma per quanto mi riguarda, per la mia persona, lo faccio inevitabilmente almeno tre volte all’anno: a capodanno, al mio compleanno (cioè ad aprile) e a settembre. E’ una cosa spontanea, che nasce da una “crisi” e sfocia in un ragionamento: ci ho messo anni ad apprendere la tecnica, ma Orso è riuscito ad insegnarmi bene.
Forse tutto nasce dal fatto che ho trovato davvero il mio cuore e fatto le mie “prime scelte di vita”.
Forse tutto procede anche dicendo che le “scelte di vita” mica sono semplici: se penso ad una Narsil che cerca di lottare ogni giorno, ad una Alice che lascia tutto per andare in Olanda, a una Sa che è decisa e convinta di seguire il suo sogno lasciando davvero tutto, o a una Giorgia che anche perché non vuole mentire al suo cuore lotta con tutta se stessa, cosa dovrei dire di me stessa? Che devo mettere in testa l’elmetto del coraggio e della volontà e continuare a vivere e convivere con i “disastri” e i “problemi” che per tutti hanno questo nome ma per ognuno han differenti gravità.
E forse tutto continua nonostante le “piogge torrenziali” perché mi sono fatta la mia bussola privata con un nord tutto mio intaccabile come se fosse dato dal magnetismo terrestre, anche se capita che non sono davvero quello che vorrei e capita che non so come fare. Ma poi mi riprendo sempre.
Ecco.
La luce vera è quella che si trova dentro il tunnel. Che è l’unica che ti fa uscire davvero. Che è l’unica che se ci rientri ti sa condurre. E non mi si dia per scontato che è semplice riconoscere la luce nel buio, che i fuochi fatui sono comuni come il tessuto per fare dei jeans: ci vuole tempo anche quando non se ne ha davvero.
Questa domanda ha fatto capolino in questi giorni parecchie volte nella mia mente, colpa dello stress che mi sfregia anche il volto con un bell’erpes sopra il labbro e che mi ricorda che dovrei dare corda e rilassarmi ogni tanto, o forse colpa del ciclo mensile e dei soliti ormoni che salgono e scendono a picco a loro discrezione creando un down-di-morale tendente alla depressione.
Ho pensato anche di non aver vissuto a pieno questi anni di vita. Di non aver fatto molte cose, di essermele perse o lasciate passare via di lato. Ho pensato di avere dei rimpianti perché non ho avuto quella felicità lì, data proprio da quella cosa particolare che non ho gustato ne assaporato: ne ho avute di paranoie inutili in questi giorni.
Chi sei Orsa?
Questa domanda ridonda fuori da me sulle labbra di altre donne e non una, ma due o tre (naturalmente ponendo il loro nome e non il mio a questo fastidioso questio) che forse si accompagnano ai miei stessi “disagi mensili” o forse non hanno la forza di riconoscere il percorso che hanno fatto, il punto da dove sono partite e dove sono arrivate, ma una cosa fatta ad ampio spettro, non un semplice “ero in A e sono in B. Ma B è sperduto chissà dove”, ma un “ero in A poi sono andata in A zero, poi in A1 etc. etc. ..”. E’ difficile, lo ammetto tirare le somme, ma per quanto mi riguarda, per la mia persona, lo faccio inevitabilmente almeno tre volte all’anno: a capodanno, al mio compleanno (cioè ad aprile) e a settembre. E’ una cosa spontanea, che nasce da una “crisi” e sfocia in un ragionamento: ci ho messo anni ad apprendere la tecnica, ma Orso è riuscito ad insegnarmi bene.
Forse tutto nasce dal fatto che ho trovato davvero il mio cuore e fatto le mie “prime scelte di vita”.
Forse tutto procede anche dicendo che le “scelte di vita” mica sono semplici: se penso ad una Narsil che cerca di lottare ogni giorno, ad una Alice che lascia tutto per andare in Olanda, a una Sa che è decisa e convinta di seguire il suo sogno lasciando davvero tutto, o a una Giorgia che anche perché non vuole mentire al suo cuore lotta con tutta se stessa, cosa dovrei dire di me stessa? Che devo mettere in testa l’elmetto del coraggio e della volontà e continuare a vivere e convivere con i “disastri” e i “problemi” che per tutti hanno questo nome ma per ognuno han differenti gravità.
E forse tutto continua nonostante le “piogge torrenziali” perché mi sono fatta la mia bussola privata con un nord tutto mio intaccabile come se fosse dato dal magnetismo terrestre, anche se capita che non sono davvero quello che vorrei e capita che non so come fare. Ma poi mi riprendo sempre.
Ecco.
La luce vera è quella che si trova dentro il tunnel. Che è l’unica che ti fa uscire davvero. Che è l’unica che se ci rientri ti sa condurre. E non mi si dia per scontato che è semplice riconoscere la luce nel buio, che i fuochi fatui sono comuni come il tessuto per fare dei jeans: ci vuole tempo anche quando non se ne ha davvero.
15.9.06
sadness
E’ una nenia dolce e lenta e tremendamente triste quella che mia accompagna oggi. Sarà la pioggia ritmata che mi inquieta l’animo quasi quanto la neve o l’autunno imminente, ma sono triste senza via di scampo. Anche le felicità altrui mi coprono soltanto quanto può coprire uno scialle fatto di tulle: l’effimera percezione dei sensi.
Dispenso consigli di cuore e di amore e non riesco a cullare sempre il mio…e non riesco a zittire l’anima a mettere cerotti dove può.
Proverò a farmi bagnoschiuma
per accarezzare la tua pelle
con parole e musica.
Dispenso consigli di cuore e di amore e non riesco a cullare sempre il mio…e non riesco a zittire l’anima a mettere cerotti dove può.
Proverò a farmi bagnoschiuma
per accarezzare la tua pelle
con parole e musica.
13.9.06
correre?!
Corro in sul far della sera sulla strada non deserta e non piena e sento… non sento perché ho gli auricolari per non sentire la stanchezza del mio essere ameba sedentaria oltre che orsa… ascolto con gli occhi i movimenti, i colori. Mi affascinano i movimenti dei muscoli saturi di lavoro di articolazione motoria…apprezzo i gomiti e i polpacci sviluppati e le mani forti strette a pugno per trattenere la forza.
Le foglie dondolano al vento lieve come la mia persona dondola al mio incedere lento e incerto.
I fiori ondeggiano al vento come i miei capelli si contorcono sulle loro spire.
Le carte rotolano a balzelli come i miei piedi cercano di travalicare le incivili cacche di cane che stazionano ove non dovrebbero (che, non han mai letto il codice della strada??).
Il tutto in maniera direttamente proporzionale, quasi calcolabile da un coefficiente k che salva sempre la pelle. Ma questo solo nei compiti in classe di fisica, chimica e matematica. Che da italiano, storia, filosofia e dalle macchine che cercano di stirarti, certo non serve a molto.
Il mio cervello mi fa ingrassare a furia di pensare: come fa a concentrarsi a bruciare i grassi in eccesso se continuo a tampinarlo con questioni filosofeggianti sulla natura della vita umana?
Decisamente, dovrei smettere di correre.
Le foglie dondolano al vento lieve come la mia persona dondola al mio incedere lento e incerto.
I fiori ondeggiano al vento come i miei capelli si contorcono sulle loro spire.
Le carte rotolano a balzelli come i miei piedi cercano di travalicare le incivili cacche di cane che stazionano ove non dovrebbero (che, non han mai letto il codice della strada??).
Il tutto in maniera direttamente proporzionale, quasi calcolabile da un coefficiente k che salva sempre la pelle. Ma questo solo nei compiti in classe di fisica, chimica e matematica. Che da italiano, storia, filosofia e dalle macchine che cercano di stirarti, certo non serve a molto.
Il mio cervello mi fa ingrassare a furia di pensare: come fa a concentrarsi a bruciare i grassi in eccesso se continuo a tampinarlo con questioni filosofeggianti sulla natura della vita umana?
Decisamente, dovrei smettere di correre.
11.9.06
11/09
Corrode l'animo e il cuore.
Ripercorro con la mente ogni istante e non riesco ogni volta a non farlo.
Ieri, come oggi.
consiglio qui: http://undicisettembre.blogspot.com/
Ripercorro con la mente ogni istante e non riesco ogni volta a non farlo.
Ieri, come oggi.
consiglio qui: http://undicisettembre.blogspot.com/
7.9.06
problemi e soluzioni
Sono giorni che ho la netta sensazione di stare giocando con il cubo di Rubik... La soluzione al problema (anche se dovrei dire AI PROBLEMI) c'è, ma non riesco a guardare dal lato giusto...
5.9.06
semplicemente
Un buon blog-compleannoooo a meeeeee
Un buon blog-compleannoooo a meeeeee....
:) E grazie per questo primo anno con voi!
(volevo aggiungere una torta carina a forma d'orso, ma nn riesco... soliti problemi...)
Un buon blog-compleannoooo a meeeeee....
:) E grazie per questo primo anno con voi!
(volevo aggiungere una torta carina a forma d'orso, ma nn riesco... soliti problemi...)
4.9.06
sapori
Il sapore della mia casa.
Mi mancava.
Le piccole cose di tutti i giorni, sempre al loro posto da sempre.
Arrivi, partenze, ritorni.
Ecco, con l’avanzare dell’età ho apprezzato i ritorni. Che dispiace distaccarsi da un posto vacanziero, ma sai che sarà sempre li ad attenderti e infondo è bello tornare nell' abbraccio confortante di uno quotidiano.
Il sapore, il profumo della mia casa,
del bucato steso al sole del mezzogiorno,
del pane della mia zona (che Dante aveva ragione, ma io lo preferisco salato*)…
Il sapore dei colori lasciati e ritrovati di nuovo vivi e veri
Zucchine-melanzane-pomodori
della distesa di piante grasse a ridosso del muro di casa
che vorresti abbracciarle una ad una perché senti che anche loro sono vive…
Il sapore che lasciano gli sguardi, gli abbracci, le parole
Di chi si ama.
Il Ritorno in cui amo scivolare…
*come sa di sale il pane altrui...
Mi mancava.
Le piccole cose di tutti i giorni, sempre al loro posto da sempre.
Arrivi, partenze, ritorni.
Ecco, con l’avanzare dell’età ho apprezzato i ritorni. Che dispiace distaccarsi da un posto vacanziero, ma sai che sarà sempre li ad attenderti e infondo è bello tornare nell' abbraccio confortante di uno quotidiano.
Il sapore, il profumo della mia casa,
del bucato steso al sole del mezzogiorno,
del pane della mia zona (che Dante aveva ragione, ma io lo preferisco salato*)…
Il sapore dei colori lasciati e ritrovati di nuovo vivi e veri
Zucchine-melanzane-pomodori
della distesa di piante grasse a ridosso del muro di casa
che vorresti abbracciarle una ad una perché senti che anche loro sono vive…
Il sapore che lasciano gli sguardi, gli abbracci, le parole
Di chi si ama.
Il Ritorno in cui amo scivolare…
*come sa di sale il pane altrui...
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