17.6.12

C'era un gioco che si faceva all'oratorio e si chiamava "sacco pieno".
Sicuramente è noto ai più: un "direttore" del gioco chiamava "sacco vuoto!" e ci si accovacciava; "sacco pieno!" e si tornava in piedi. "Sacco mezzo!" e si restava interdetti a ginocchia piegate. Ovviamente era un gioco ad esclusione e vinceva l'ultimo rimasto.

Sono settimane che mi sento esattamente così, piena - vuota - mezza in una alternanza continua.

Gli esami del sangue sono finalmente rientrati tutti, ma la diagnosi prosegue su un altro ambito che non so dove mi porterà.

Piena - vuota - mezza. Così, all'improvviso e inaspettatamente, niente punti fissi se non i passetti traballanti della mia bimba.

3.6.12

Trasformazioni

In un anno e mezzo ho cambiato così tante volte "forma"
- magra, sferica, tronco di cono, praticamenteanoressica -
che se mi guardo allo specchio non mi riconosco più.

Faccio la doccia senza guardarmi, perchè non riesco ancora ad amarlo questo corpo senza muscoli e ciccia.
Se per caso mi guardo il busto, non posso non pensare a un salmello del venerdì santo ambrosiano: "possono contare tutte le mie ossa". E questo peggiora quando la mia bimba non riesce a trovare una posizione comoda abbracciata a me perchè sono spigolosa.

Sono ancora in fase di accettazione!
E più vado avanti più mi sembra di non fare passi, di essere ancora sdraiata tra i sassi del sentiero del post precedente.
Poi arriva un Orso (il mio UnOrso) e mi fa presente che:
- 2 settimane fa non riuscivo a stare in piedi - ora vado anche un pò a spasso
- 2 settimane fa non riuscivo a fare le scale senza poi sedermi - ora riesco a fare i 2 piani e sono ancora viva
- 1 settimana fa non riuscivo a tenere in braccio l'Orsetta per più di 2 minuti. - ora riesco a tenerla in braccio e fare le scale

Ecco.
Ho capito di essere un cavallo con il paraocchi!
Per fortuna che c'è qualcuno che mi ama così tanto da raccontarmi quello che non vedo!

Comunque resta difficile e continuo a sentirmi un'entità senza forma.
Come la mia malattia.